La Full Mobili ora si può salvare

Martinsicuro, imprenditore chiede d’affittare i capannoni della fabbrica ammessa al maxi concordato

MARTINSICURO. Cassa integrazione straordinaria per un anno alla Full Mobili di Martinsicuro. E’ stato stilato ieri in Provincia un accordo sul verbale che sarà inviato al ministero, dopo il nulla osta del giudice. E’ la procedura necessaria in quanto il mobilificio è stato ammesso qualche settimana fa a una procedura di concordato preventivo con cessione dei beni. Commissario giudiziale è stato nominato Marco De Siati.

Si tratta di un’azienda specializzata nella produzione di mobili per ufficio e pareti attrezzate che dava lavoro a 51 persone, molte delle quali negli ultimi tempi erano state collocate in cassa integrazione ordinaria a zero ore.

E’ questa una delle tante aziende del settore legno del Teramano sfiancate da una crisi che non dà tregua.

Da qui la decisione della proprietà di fare domanda al tribunale per accedere al concordato preventivo. Nel decreto del tribunale si descrive la proposta, che prevede una cessione di beni per quasi 15 milioni di euro. Questo servirebbe a soddisfare i creditori privilegiati devono percepire 9 milioni 685mila euro, e in particolare i dipendenti vantano crediti per 839mila euro a cui si somma quasi un milione e mezzo di oneri previdenziali. I creditori chirografari invece devono incassare 4 milioni 600mila euro e sarebbero quasi totalmente soddisfatti dal ricavato della vendita dei beni . I creditori saranno chiamati a esprimersi sul piano approntato dal commissario giudiziale nell’apposita assemblea che si terrà il 29 settembre.

«La riforma Fornero», spiega Silvio Amicucci, segretario provinciale della Fillea Cgil, che segue la vertenza con la Filca Cisl, «prevede che fra i requisiti per ottenere questo tipo di cassa integrazione ci sia una possibilità di ripresa dell’attività. Requisito certamente esistente per la Full Mobili, visto che un imprenditore ha già presentato una richiesta di affitto di ramo d’azienda. Noi speriamo che entro due-tre settimane l’operazione si concretizzi e si riesca a ripartire al più presto conb la produzione. L’obiettivo è reimpiegare almeno una ventina di lavoratori». Un affitto che potrebbe essere concesso almeno fino a quando non sarà possibile vendere i capannoni. L’imprenditore che subentrerebbe opera sempre nel settore del legno e produrrebbe nel sito di via dei Castani a Martinsicuro mobili di ogni tipo. «Le speranze di rimettere in moto la fabbrica ci sono», aggiunge il sindacalista, «vediamo se si riescono a concretizzare. Intanto la prossima settimana vedremo come sbloccare gli arretrati (si parla di una mensilità, ndr) relativi al lavoro svolto dal 21 ottobre, data in cui l’azienda ha prenotato la richiesta di concordato preventivo al 9 maggio, data del decreto in cui è stato concesso. Per il periodo precedente i lavoratori sono stati invece inseriti fra i creditori privilegiati».

Intanto, come previsto nel verbale firmato ieri mattina dalle parti, i 51 lavoratori potranno essere sottoposti a processi di formazione e riqualificazione.

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