La popolare di Bari pronta a prendersi tutta la Tercas

L’assemblea della Bpb vara un aumento di capitale di 500 milioni, il presidente: se le Fondazioni non ci sono, ci saremo noi

TERAMO. E’ nelle parole del presidente della Banca Popolare di Bari Marco Jacobini, prima ancora che nell’aumento di capitale sociale deciso ieri, che prende forma l’operazione Tercas: «Se le Fondazioni non parteciperanno potremo acquisire l’intero pacchetto azionario». Il primo e decisivo passo è arrivato 24 ore fa dall’ assemblea della Popolare che ha approvato l’aumento di capitale di 500 milioni entro 5 anni. Più dei 350 che erano stati indicati nella lettera di convocazione dei soci.

Di questi tra i 200 e i 240 saranno destinati all’acquisto del 70% delle azioni della banca teramana. Il restante 30% dovrebbe essere acquisito dalle Fondazioni. Ma se così non fosse Jacobini ha già delineato la strategia per il futuro del gruppo bancario abruzzese commissariato dal 2012. «A chiusura del commissariamento», dichiara in un’intervista alla Gazzetta del Mezzogiorno, «dovremo varare un aumento di capitale per dare a Tercas i mezzi finanziari necessari per riprendere a operare. Una volta che le perdite Tercas saranno appianate, grazie all’intervento di 280 milioni del Fondo Interbancario, parteciperemo all’aumento di capitale. Investiremo tra i 200 e i 240 milioni di euro, derivanti dal nostro aumento di capitale, per arrivare a detenere almeno il 70% della banca. Se le Fondazioni non parteciperanno potremo acquisire l’intero pacchetto azionario». Facendo prefigurare lo scenario futuro di una banca che di abruzzese non avrebbe più nulla.

E a chi gli chiede cosa ha trovato nel setaccio dei conti Tercas Jacobini risponde: «Molte sofferenze, molte situazioni creditizie deteriorate. Un peccato. Perchè vi erano, e ci sono, tutte le condizioni per fare credito e creare valore per la banca». L’operazione prenderà corpo tra settembre e ottobre. Ora la Tercas, a sua volta, dovrà deliberare l’aumento del capitale sociale, ma l’assemblea non è stata ancora convocata. In base allo statuto Tercas la convocazione dell’assemblea deve essere formalizzata con almeno venti giorni di anticipo. Il consiglio di amministrazione della Popolare di Bari si è presentato all’assemblea dei soci con un utile netto di circa 17 milioni di euro, più del triplo dei 5,3 milioni di utile del bilancio 2012. Agli oltre sessantamila soci il consiglio di amministrazione ha proposto un dividendo di 8 centesimi per azioni. L’aumento di capitale sarà sottoscritto attraverso l’emissione di azioni ordinarie e con operazioni di “soft mandatory”, cioè obbligazioni convertibili che a scadenza, a iniziativa della banca, possono essere rimborsate sia con denaro che con azioni. Con l’acquisizione della Tercas la Banca Popolare di Bari rafforzerà la propria presenza sul territorio dell’Italia centro-meridionale – in particolare in Puglia, Abruzzo, Umbria, Campania e Basilicata, – arrivando 400 sportelli, 3.400 dipendenti, 26 miliardi fra raccolta e impieghi a clientela.

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