La radioterapia riparte Rabbuffo e Cordone accusano
TERAMO. La radioterapia in ospedale è ripartita alle 15.30 di ieri. I tecnici, impegnati da lunedì nella riparazione del guasto, hanno concluso il loro intervento nella tarda mattinata. Dal...
TERAMO. La radioterapia in ospedale è ripartita alle 15.30 di ieri. I tecnici, impegnati da lunedì nella riparazione del guasto, hanno concluso il loro intervento nella tarda mattinata. Dal pomeriggio, dunque, sono riprese le sedute che hanno riguardato circa l'80% dei pazienti. Per oggi, salvo ulteriori inconvenienti, è previsto il rientro in funzione a pieno regime dell'acceleratore lineare.
Il guasto, che per circa dieci giorni ha bloccato la macchina impedendo la cura dei malati di cancro, è finito al centro della polemica politica pre -elettorale. Berardo Rabbuffo, candidato sindaco di "Libera Teramo", Centro democratico e liberali, annuncia la presentazione di un esposto alla Procura della Repubblica ed evidenzia come la vicenda del mancato funzionamento della radioterapia sia passato sotto silenzio dalle autorità. Rabbuffo se la prende in particolare con il «sindaco-medico» Maurizio Brucchi che con il proprio silenzio «si dimostra pavido e lontano dai problemi dei suoi concittadini».
Indignazione per la macchina fuori uso e solidarietà ai paziente che non hanno potuto usufruirne sono espresse da Graziella Cordone, aspirante primo cittadino di "Città di Virtù" e "Sinistra PartecipAttiva". «Abbiamo combattuto perché Teramo fosse dotata di un polo oncologico, perché la cappa per la preparazione dei farmaci antiblastici fosse attivata, perché le residue eccellenze sanitarie teramane fossero preservate», afferma, «e ci sembra assurdo dover ricorrere così spesso al clamore della protesta per ottenere anche a Teramo la normalità». (g.d.m.)
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