Lungomare, troppe chiusure

Gli operatori protestano: «Non ci sono altri luoghi per gli eventi?»

GIULIANOVA. «Non è possibile riversare tutte le attività, anche quelle meno opportune, sul lungomare monumentale. A mio avviso chi ha attività commerciali ed imprenditoriali sul posto dovrebbe poter dire la sua su decisioni che comunque danneggiano le imprese esistenti sotto il profilo dell'affluenza e della viabilità». 

A parlare è Francesco Flagnani, ex consigliere comunale e titolare dello storico stabilimento balneare Caprice. Flagnani aggiunge: «Passiamo sopra al mercato settimanale ambulante del giovedì, che blocca il lungomare centrale fino alle 14, ma su questa zona viene proposto di tutto. Addirittura un raduno di macchine agricole e poi gare di pattinaggio, biciclettate e quant'altro.

Tutte manifestazioni plausibili ma che potrebbero, almeno in parte, essere dislocate altrove, visto che esistono luoghi adatti ad ospitare eventi».  Lo stesso Flagnani ricorda un particolare dello scorso anno: «Davanti al mio locale, di domenica, fu interdetto il parcheggio per un raduno Ferrari che non si svolse per il maltempo. Nessuno si preoccupò di riaprire la piazza e furono gli automobilisti nel pomeriggio a togliere i nastri di delimitazione. È possibile tutto questo?».

Ancora Flagnani parla della chiusura del lungomare per domani e martedì: «Dovranno eseguire lavori di segnaletica. Ma non si potevano prevedere per il mese di aprile o maggio, come pure l'intervento sul marciapiede ovest in molte parti ancora recintato?».  Al riguardo interviene il consigliere comunale Pdl Andrea Rota: «Si parla tanto del rilancio del centro storico, ma piazza Buozzi e piaza Belvedere non vengono utilizzate per manifestazioni importanti. Al Lido, con le varie iniziative, si creano ingorghi paurosi. Ciò che al Lido risulta dannoso, al Paese potrebbe essere di grande utilità per il commercio».

© RIPRODUZIONE RISERVATA