Malore in classe, studentessa in coma

Il 118 le salva la vita con il defibrillatore ma le condizioni della 18enne sono gravissime: è ricoverata in rianimazione

TERAMO. Era praticamente sulla soglia della classe, alle 8,20, quando è svenuta. Nella caduta ha anche sbattuto la testa contro un estintore. Tanti compagni di classe della quarta del liceo artistico di Teramo sono accorsi per soccorrere D.D.L., 18 anni, di Giulianova. Subito però hanno capito che non si trattava di un semplice svenimento e hanno chiamato il 118. Sul posto è arrivato l’equipaggio della Croce rossa, dotato di defibrillatore, raggiunto poco dopo dall’automedica. E’ stato subito chiaro che si trattava di un’aritmia cardiaca sfociata in fibrillazione ventricolare. La studentessa è stata defibrillata tre, quattro volte, prima che il battito riprendesse regolarmente. Ma non è tornata cosciente. La ragazza è stata dunque portata d’urgenza al pronsto soccorso, dove è arrivata respirando spontaneamente ma priva di sensi.

D.D.L. è stata sottoposta a una serie di esami clinici, che hanno portato alla luce una patologia di cui la ragazza non sapeva di soffrire. Una miocardiopatia congenita ipertrofica. In sostanza un setto del suo cuore è più grande il doppio di quanto dovrebbe essere. Anche la madre soffre di una patologia del genere. Il problema adesso non è tanto la malattia cardiaca, quanto accertare se ci sono stati danni al cervello per la ridotta ossigenazione (ipossia, in gergo medico) quando c’è stata la fibrillazione. D.D.L. adesso è ricoverata nel reparto di rianimazione del Mazzini in coma, sedata. Oggi probabilmente i medici tenteranno di svegliarla per vedere come reagisce.

I familiari e tutto il liceo artistico seguono con ansia l’evolversi delle sue condizioni cliniche. Studenti e professori ieri mattina all’uscita di scuola erano ancora turbati per l’accaduto. «Questa mattina ero con lei quando si è sentita male», racconta una sua compagna di classe, una delle ragazze che D.D.L. frequenta di più a scuola, «Eravamo in tre, non eravamo neanche entrate in classe, stavamo chiacchierando e ci trovavamo quasi davanti la porta quando D. all’improvviso è caduta a terra battendo la testa contro il tubo rosso dell’ antincendio».

D.D. L. è all’ultimo anno, frequenta una quarta classe ed era in procinto di seguire la prima ora di lezione, figura disegnata, quando è caduta a terra. Un attimo di sconcerto e subito è partita la chiamata al 118, raccontano dall’istituto. I compagni sono stupefatti nell’apprendere che D.D.L. ha una malattia congenita, anche perchè non si è mai lamentata di stare male.

Qualcuno dice che negli ultimi tempi la ragazza è dimagrita di qualche chilo, forse questo l’ha indebolita. «No, non credo sia stata una dieta drastica», interviene un suo professore, «D. è sempre stata una ragazza tranquilla». «In classe», raccontano altri studenti, «D. è piuttosto timida, molto riservata». Ultimamente aveva fatto da hostess al premio Di Venanzo. Nel frattempo tutti al liceo «Montauti» aspettano con ansia la notizia del suo risveglio. «Speriamo si risolva tutto in fretta, e ovviamente per il meglio», commentano.

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