Maltempo, cadono calcinacci dalla scuola

Tortoreto, polemiche del Pd sui danni: mai partiti i lavori su fosso River e il lungomare si è allagato
TORTORETO. Calcinacci cadono a terra dal cornicione delle scuole elementari di Tortoreto Lido, probabilmente a causa della pioggia battente di sabato. Intanto in città tornano sotto la lente di ingrandimento le condotte dell’acqua piovana, fosso “River” su tutte, dopo che ha provocato l’allagamento del lungomare. Così gli effetti dell’emergenza maltempo che ha colpito Tortoreto nel fine settimana appena passato, entrano di peso nella campagna elettorale per le comunali. E non poteva essere altrimenti, visti i gravi disagi causati dagli allagamenti e dalla paura in cui per due giorni è ripiombata una città che vede ancora lo spettro dell’alluvione del 2007. Ora ad animare il dibattito è soprattutto il tratto nord del lungomare Sirena e il fosso che lo attraversa, quel “River” che già a febbraio fu protagonista di una petizione dei residenti della zona intorno a via Pisacane, inviata al Comune per chiedere la messa in sicurezza della condotta.
Allora il sindaco Gino Monti rispose di aver già previsto i lavori. Lavori però non ancora cominciati. La condotta, infatti, presenta una “strozzatura” nei pressi dell’incrocio tra via Pisacane e il lungomare, che blocca il passaggio dell’acqua piovana in caso di piena del fosso. Così l’acqua invece di raggiungere il mare torna indietro, allagando la strada. E così è stato sabato, quando l’acqua ristagnante ha invaso scantinati e garage, fino ad allagare il lungomare e a coprirne la passeggiata ciclopedonale, mettendo in serio rischio le cabine degli stabilimenti balneari, oltre che mandando in tilt il traffico. Ora Mauro Di Bonaventura, segretario del Pd, è tornato a parlare del fosso River: «Basta con questo pericolo, abbiamo un progetto che è una certezza e non un promessa», dice facendo evidentemente riferimento al botta e risposta di qualche mese fa con il sindaco.
Ma ad incrociarsi con quello del maltempo, c’è anche il tema, annoso, delle scuole fatiscenti del Lido. Ieri mattina, infatti, alla prima campanella della settimana, genitori e operatori scolastici hanno notato un vasto cedimento di calcinacci lungo il cornicione di via Oberdan delle elementari, dovuto probabilmente alla bomba d’acqua di sabato. L’area è stata transennata immediatamente dai vigili urbani, ma la vicenda ha innescato subito la polemica da parte di un altro candidato del Pd, Nico Carusi: «Nonostante i soldi sprecati per sistemare gli edifici scolastici, le condizioni restano precarie». Quello delle nuove scuole al Lido, del resto, è uno dei piatti forti della campagna elettorale. Soprattutto dopo le vicende della primavera 2013, quando un altro pezzo di cornicione si staccò dallo stesso edificio, poche settimane dopo la caduta a terra di una finestra in una classe.
Luca Tomassoni
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