Martinsicuro, volevano sfregiare il giudice, a processo due tunisini

Fattoum e Ben Alì volevano organizzare un attentato al magistrato di Ascoli che li aveva fatti arrestare
TERAMO. Il gip del tribunale dell'Aquila ha disposto che siano processati con rito immediato, accogliendo così la richiesta della procura, i due tunisini accusati di tentate lesioni personali gravissime in concorso per le minacce di morte subite lo scorso anno dal giudice delle tribunale di Ascoli Piceno Giuliana Filippello.
Per queste minacce il giudice è finito sotto scorta per diversi mesi, costretta a muoversi su un'auto blindata. Il 6 giugno inizierà il processo davanti al tribunale dell'Aquila in composizione collegiale a carico di Afif Ben Fattoum, 39 anni, e Mohmid Ben Alì di 24 anni, entrambi arrestati a Martinsicuro Secondo le indagini dei carabinieri del nucleo operativo radiomobile di Ascoli, Ben Fattoum avrebbe istigato Mhomid a sfregiare il giudice Filippello nel corso di un interrogatorio di garanzia, come ritorsione per il fatto che il magistrato aveva ordinato il loro arresto nell'ambito di un'inchiesta su un vasto giro di droga che dalla Campania giungeva nelle province di Ascoli e Teramo. Secondo l’accusa Afif Ben Fattoum, avrebbe dato, parlando in un colloquio con la moglie nel carcere ascolano, l'ordine al connazionale Mohmid Ben Alì di sfregiare il giudice Filippello o simulare un incidente stradale ai danni del magistrato. I due nordafricani erano infatti detenuti nello stesso carcere, in forza di una misura cautelare emessa dalla Filippello per fatti di droga . Le indagini del nucleo operativo del comando provinciale dei carabinieri di Ascoli avrebbero appurato che l'attentato al giudice sarebbe potuto avvenire nel corso dell'interrogatorio di garanzia successivo alla notifica della misura cautelare a Momhid, emessa dal magistrato nell’aprile 2015, per l'omicidio preterintenzionale di un detenuto italiano che era in cella con lui.
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