GIULIANOVA / NATALE

Mercato ittico, la tradizione è stata rispettata. Con i prezzi alle stelle 

Scampi a 65 euro al kg all'ingrosso, il rombo a 39. Ma malgrado l'emergenza sanitaria con la chiusura dei ristoranti la domanda è rimasta molto alta

GIULIANOVA. I ristoranti sono chiusi, ma la domanda di pesce è stata comunque alta e i prezzi sono schizzati in alto. Su tutti il prezzo all’ingrosso per chilogrammo degli scampi, arrivato a 65 euro più Iva. Subito dopo, nella lunga lista, si è piazzato il rombo chiodato, pagato 39 euro al chilo. Tutto in nome della tradizione che vuole il pesce a tavola alla vigilia di Natale. Così l’emergenza sanitaria non è riuscita completamente a fermare le consuetudini.

 Proprio a causa della chiusura dei ristoranti decisa per decreto dal Governo, si pensava nei giorni scorsi che i prezzi avrebbero segnato dei piccoli aumenti marginali. E invece dall’asta elettronica sono scaturiti dei numeri alquanto inaspettati nella loro consistenza. Si vede che la chiusura dei ristoranti ha indotto le famiglie a consumare molto pesce tra le mura domestiche.

Otto i pescherecci giuliesi che hanno solcato l’Adriatico: Sparviero, Vichingo, Faro, Marlyn, Claudia, Capo Horn, Silvia e Gianna, Rossella. L’attività si è svolta a diverse miglia dalla costa dove le operazioni di pesca si sono svolte in maniera regolare grazie alle buone condizioni del mare. Al termine della giornata, alquanto fruttuosa, gli otto pescherecci hanno scaricato sulla banchina ben 645 casse di prodotto per un totale di poco superiore alle due tonnellate.

Va inoltre sottolineato che tutti i mercati ittici di Marche e Abruzzo sono stati operativi e quindi la quantità di prodotto offerta ha suscitato un effetto contrario rispetto alla fissazione delle quotazioni.
 Per quanto riguarda le trattative, detto dei  prezzi all’ingrosso per chilogrammo degli scampi, e del rombo chiodato, queste le quotazioni delle altre specie: gallinella di mare 30 euro, mazzancolla 28 euro, calamaro 27 euro, sogliola 23 euro, rana pescatrice 22 euro, cicala di mare e passera pianuzza 16 euro, gambero rosa, polpo di scoglio e seppie 15 euro, frittura 12 euro, triglie 6 euro. In totale sono stati 29 i commercianti/acquirenti che hanno preso posto sulla tribuna del mercato ittico muniti di mascherine e con osservanza del previsto distanziamento.

Il prossimo appuntamento è fissato per il 30 dicembre, quando ci saranno gli acquisti di pesce finalizzati al cenone di San Silvestro.
Nei giorni scorsi le ispezioni dei carabinieri del Nas di Pescara hanno messo sotto la lente d’ingrandimento anche diversi venditori al dettaglio di prodotti ittici, in tutta la regione e quindi anche in provincia di Teramo. Nel corso dei controlli sono state accertate carenze igienico-sanitarie che hanno portato all’adozione di prescrizioni nei confronti di alcuni operatori di pescherie della costa teramana.
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