Montorio, incursioni notturne dei cinghiali

Gli agricoltori: la nostra zona esclusa dal piano di contenimento
MONTORIO. E' un grido di protesta unanime quello sollevato dagli agricoltori di Montorio per il probelma dei cinghiali, la cui presenza nel territorio alle porte del Parco è massiccia. Tanti campi coltivati con molta fatica sono stati completamente distrutti. Gli animali puntualemnte ogni notte scendono alle porte del centro abitato già prima della mezzanotte per fare razzia nei campi coltivati a cereali e negli orti. "Ormai", spiega un agricoltore, "non hanno paura di niente, si avvicinano alle case con disinvoltura. La notte passata, alle 3, il cane abbaiava perchè un cinghiale stava davanti al portone. Non hanno risparmiato nulla: piante di patate, pomodori, ciliegie. Ieri, dopo l'ennesima razzia nell'orto, ho speso 300 euro per acquistare una recinzione elettrica e difendere il mio terreno dall'intrusione dei cinghiali".
"Questa situazione", aggiunge un altro contadino, "è insostenibile, non possiamo correre il rischio di vedere vanificato il nostro lavoro così. Anche in pieno giorno, mentre stavo raccogliendo gli asparagi mi son trovato di fronte ad un cinghiale con i suoi cuccioli".
"Non capiamo perché", protestano altri contadini, "nel piano di contenimento della Provincia, iniziato il 7 maggio, ci siano solo Campli, Teramo, Atri, Notaresco, Cermignano e Castelbasso. Anche se percepiamo dei rimborsi per i danni subiti alle colture questi sono sempre inferiori rispetto ai danni subiti. Ma che dobbiamo fare, armarci e muoverci da soli? Siamo davvero esasperati, negli ultimi anni si sono moltiplicati e la Provincia non sta correndo ai ripari". Gli agricoltori chiedono dunque un piano di abbattimento anche per la zona di Montorio, prima che sia davvero troppo tardi.
"Questa situazione", aggiunge un altro contadino, "è insostenibile, non possiamo correre il rischio di vedere vanificato il nostro lavoro così. Anche in pieno giorno, mentre stavo raccogliendo gli asparagi mi son trovato di fronte ad un cinghiale con i suoi cuccioli".
"Non capiamo perché", protestano altri contadini, "nel piano di contenimento della Provincia, iniziato il 7 maggio, ci siano solo Campli, Teramo, Atri, Notaresco, Cermignano e Castelbasso. Anche se percepiamo dei rimborsi per i danni subiti alle colture questi sono sempre inferiori rispetto ai danni subiti. Ma che dobbiamo fare, armarci e muoverci da soli? Siamo davvero esasperati, negli ultimi anni si sono moltiplicati e la Provincia non sta correndo ai ripari". Gli agricoltori chiedono dunque un piano di abbattimento anche per la zona di Montorio, prima che sia davvero troppo tardi.
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