Montorio, Pascal a rischio manca la prima classe

8 Maggio 2014

I genitori accusano il preside: «Ha preferito aprire una terza nel Comi di Teramo ma noi ci batteremo per salvare il nostro istituto come venti anni fa»

MONTORIO. Montorio si batte per difendere la sede distaccata del “Pascal”. L'istituto tecnico turistico montoriese già dallo scorso anno si trova sguarnito della classe prima, non riformatasi lo scorso settembre «per un numero scarso di alunni», come si legge in una lettera inviata dai genitori, «ma anche per una scelta del dirigente del Pascal-Comi che, messo davanti all’alternativa di scegliere tra  una terza a Teramo o una prima a Montorio, ha optato per Teramo».

Anche quest’anno si è ripresentato il problema, come spiegano i genitori: «Inizialmente si erano iscritti otto allievi, ma successivamente se ne sono aggiunti altri cinque, di cui  due diversamente abili. Di fronte al pericolo che a settembre la classe prima non si riformasse, un allievo (per di più disabile) ha chiesto il trasferimento al liceo classico, accordato subito dal dirigente, perchè il numero degli allievi di Montorio era pari a quello della prima classe del Comi di viale Bovio (che ha lo stesso indirizzo tecnico turistico) e quindi si creava concorrenza». E così che la sede distaccata del Pascal di Montorio ha dodici iscritti con un diversamente abile, come quella del Comi. «Per noi», si legge ancora nell'appello dei genitori, «la concessione della prima a Montorio è vitale per l’istituto superiore, che altrimenti tra tre anni, andando a finire le classi, rischia la chiusura definitiva. Ma purtroppo dobbiamo combattere con il dirigente che non ha alcun interesse a venirci incontro».

Corsi e ricorsi storici, visto che già nell’anno scolastico 1994/95, la sezione di Montorio pur avendo 18 iscritti, fu costretta a sostenere una causa di ricorso al Tar «solo perché», racconta l'allora vice preside Alessandro Di Domenicantonio, «da quell’anno non vi erano più le prescrizioni a febbraio, ma solo l’iscrizione finale a giugno che generò confusione nelle famiglie». Docenti e genitori lottando insieme riuscirono alla fine a riottenere la sezione distaccata. E anche adesso, si legge ancora nella lettera «genitori e docenti di Montorio faranno di tutto per riavere la classe».

Catia Di Luigi

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