Mosciano, scoperti a guidare auto di parenti morti senza pagare il bollo

14 Novembre 2016

Tutto è partito da multe fatte con l’autovelox, inviate all’intestatario della macchina ma tornate indietro perchè questo è deceduto

MOSCIANO. Alla guida di auto di parenti morti ormai da anni. I vigili urbani di Mosciano sono riusciti a risalire, da semplici multe per eccesso di velocità, a un meccanismo che faceva risparmiare bei soldi a chi lo metteva in atto, ovviamente ai danni dell’erario.

Tutto è partito da multe fatte con l’autovelox, inviate all’intestatario della macchina ma tornate indietro perchè questo è deceduto. Da qui sono iniziati gli accertamenti degli agenti agli ordini del comandante Enio Di Benedictis. Dalle prime indagini è risultato che la persona trapassata, una donna, godeva dei benefici della legge 104, che fra l’altro garantisce l’esenzione dal pagamento del bollo.

Un beneficio ancora utilizzato perchè all’auto multata non corrispondeva il pagamento del bollo. Gli accertamenti sono proseguiti per individuare l’utilizzatore dell’auto. I vigili urbani hanno contattato l’assicuratore, che però non sapeva chi fosse a pagare la polizza perchè il versamento avveniva tramite bonifico. Di sicuro c’era che il contratto era ancora intestato alla defunta. I vigili non hanno desistito e sono riusciti a risalite al titolare del conto corrente. Era una donna, che guidava l’auto della zia morta dal 2009 senza aver aggiornato i documenti di circolazione, usufuendo dell’esenzione della tassa automobilistica e dello sconto sulla polizza assicurativa destinato ai disabili.

I vigili hanno dunque presentato un fascicolo alla procura della Repubblica ipotizzando il reato di truffa nei confronti dello Stato e di frode assicurativa (quest’ultima però è perseguibile a querela di parte).

I vigili di Mosciano hanno individuato tre casi simili in pochi giorni. A sgombrare il capo da dubbio che magari ad approfittare dello sgravio è stato qualcuno in difficoltà economica c’è il fatto che in un caso è stato “pizzicato” un facoltoso professionista. Oltre al risvolto penale e amministrativo, per i tre è scattata anche una multa salata: 711 euro perchè i documenti di circolazione non sono stati aggiornati entro 6 mesi dal decesso del proprietario dell’auto.

©RIPRODUZIONE RISERVATA