Nasce il comitato elettorale a sostegno di Davide Rosci, candidato alla Regione per Rifondazione comunista. A formarlo sono familiari e amici del giovane condannato a sei anni di carcere per incidenti durante una manifestazione a Roma e che attualmente, dopo un periodo trascorso in diverse carceri, sta scontando la pena agli arresti domiciliari. «Non chiediamo il voto per Davide o per Rifondazione», sottolinea Antonio Iacovoni, tra i promotori del comitato, «ma per tenere alta l'attenzione su una vicenda assurda che offende la dignità di un Paese». Rosci è stato condannato per devastazione e saccheggio in base a una norma del codice Rocco in vigore dal 1932. «C'è stata la Resistenza e poi è nata la Costìtuzione», evidenzia Iacovoni, «ma resta ancora in vigore una legge promulgata sotto il regime fascista». La candidatura di Rosci, dunque, è finalizzata a porre in risalto quest'anomalia normativa. «Il suo ruolo e il suo coinvolgimento negli incidenti a Roma non c'interessano ora», fa notare il promotore del comitato elettorale, che è stato presentato ieri pomeriggio nella sede di Rifondazione , «l'obiettivo è aggregare giovani che vogliono esprimersi e contribuire alla formazione di una coscienza politica su questo problema». Iacovoni chiede anche una presa di posizione dell'associazione partigiani. (g.d.m.)