Le cravatte abruzzesi alla corte d'Inghilterra

Riconoscimento ai titolari del cravattificio Santo Stefano di Silvi ospiti delle celebrazioni all’Army and Navy Club
PESCARA. La Santo Stefano è stata invitata a Londra, alla celebrazione dell'Army and Navy Club per il suo 175° anniversario, in concomitanza con il sessantesimo anniversario di regno della Regina Elisabetta II. Si tratta di un club patrocinato dalla Casa Reale e vede i membri della famiglia reale tra gli affiliati. Lo scorso 31 maggio, nella sede dell'Army and Navy Club a Pall Mall, nel cuore di St James square, si è svolta la serata di lancio dell'evento a cui i titolari dell'azienda di cravatte di Silvi Marina hanno partecipato, insieme ai membri più rappresentativi del club e ai rappresentanti delle aziende coinvolte. Per l'evento sono state selezionate le migliori aziende produttrici e rappresentanti del mondo del lusso: dalla gioielleria al mondo dei vini, dall'abbigliamento all'home design. In occasione di questo doppio anniversario, è stato preparato un libro commemorativo che include la descrizione dettagliata delle singole aziende partecipanti. Il libro in questione sarà distribuito a tutti i 4000 affiliati del club, alcuni dei quali sono inclusi nella billionaire list di Forbes e sarà inoltre reso disponibile online. Avendo aderito a questo evento, inoltre, la Santo Stefano è autorizzata a utilizzare il logo ufficiale del Giubileo della Regina assieme al logo dell'Army and Navy.
Ieri, il vice presidente della Regione e assessore alle Attività produttive, Alfredo Castiglione, ha premiato l'azienda abruzzese invitando nella sede pescarese della Regione il titolare Italo Ferretti e suo figlio Carlo. A entrambi sono state donate delle medaglie rievocanti l'antica capitale italica Corfinium, fatte coniare in occasione del 150° anniversario dell'Unità d'Italia.
«La Santo Stefano srl è una realtà imprenditoriale che fa della qualità il suo modo di essere e la caratteristica principale del suo agire», ha dettoCastiglione.
Nei primi anni ’60, Italo Ferretti abbandona la sua natia Silvi per approdare a Milano, in cui lavora prima in una azienda farmaceutica e poi nella ditta di trasporti di suo zio, maturando esperienze di vita che lo caratterizzeranno per sempre. Il servizio militare obbligatorio però lo riporta a Silvi Marina, qualche anno dopo.
Diviene agente per Abruzzo, Molise e Marche della ditta di capospalla Lebole, ma si accorge della grande richiesta di cravatte nel mercato tessile e di un’industria manifatturiera locale piuttosto carente in materia. La sua prima collezione esclusiva risale al 1977/78. Il successo arrivò grazie alla sua voglia di uscire dai confini del Paese: il punto di partenza fu il Canada, dove riscosse un grande favore da subito e che divenne il suo mercato più importante. Da lì fu semplice l’espansione negli Stati Uniti che è ancora oggi il mercato principale e dove il suo marchio è tra i più noti e apprezzati.
«Il lusso nell’abbigliamento», spiega Italo Ferretti, «è la capacità di fondere le idee e le esperienze maturate a contatto con i personaggi più importanti del mondo del retail, i cosiddetti buyers, che a mio parere, sono i veri protagonisti del mercato tessile riuscendo così a realizzare un prodotto esclusivo, unico ed estremamente raffinato».
©RIPRODUZIONE RISERVATA