Nuove sale per 400 interventi in più

Inaugurate le due strutture operatorie con percorso sterile e zona risveglio

TERAMO. Due nuove e moderne sale operatorie con tanto di percorso sterile per pazienti e medici e sala risveglio per la fase post-operatoria. Le strutture si affiancheranno da oggi alle altre 4 già esistenti al Mazzini permettendo di aumentare i ritmi operatori del 30%, ovvero di centinaia di operazioni l'anno, in particolare quelle più semplici, come gli interventi alla catarra, che potranno aumentare di 400 l'anno. Ieri mattina il nuovo blocco operatorio dell'ospedale di Teramo è stato inaugurato dal direttore sanitario Giustino Varrassi che ha tagliato il nastro al fianco del presidente della Regione Gianni Chiodi mostrando uno dei primi risultati tangibili del piano di riorganizzazione.

CHI C'ERA.
Al loro fianco l'ex assessore regionale alla Sanità Lanfranco Venturoni, il sindaco di Teramo Maurizio Brucchi, i direttori amministrativo e sanitario, Lucio Ambrosj e Camillo Antelli, insieme ai medici e ai primari delle chirurgie. A breve il restyling dovrebbe interessare anche altre 4 sale operatorie - due delle quali saranno adibite a magazzino - portando così a 8 il numero delle sale.

PERCORSO STERILE.
Fiore all'occhiello delle strutture inaugurate ieri sono il percorso sterile e la zona di risveglio. «I medici si vestiranno all'interno e mentre opereranno avranno dei camici rossi, per uscire fuori e andare in reparto invece dovranno cambiarsi e indossare i camici verdi» ha spiegato Brucchi, oltre che sindaco chirurgo dell'ospedale «molto importante è anche la zona di risveglio accanto alle sale, dove i pazienti saranno portati dopo gli interventi, questo consentirà di ripreparare più velocemente le sale operatorie e quindi di fare più interventi».

TAC E DIAGNOSTICA.
In arrivo al Mazzini ci sono poi due Tac a sedici strati (una resterà a Teramo, l'altra andrà in uno dei presidi periferici, probabilmente Sant'Omero), insieme al nuovo sistema di trasmissione di immagini radiologiche che permetterà di condividere tra i quattro presidi tutte le immagini diagnostiche dei pazienti, con notevole risparmio di soldi e tempo. «C'era una gara che andava avanti da due anni e siamo riusciti a sbloccarla» ha spiegato Varrassi «inoltre per permettere la trasmissione veloce dei dati abbiamo collegato con la fibra ottica gli ospedali». Tra la nuova strumentazione in arrivo dovrebbero esserci anche un sistema Iort (radioterapia intraoperatoria) per effettuare sui pazienti oncologici la radioterapia direttamente durante l'operazione e un nuovo acceleratore (sempre per la radioterapia).

APRE IL PARCHEGGIO.
Per chiudere il quadro delle novità è arrivato ieri dal manager anche l'annuncio della prossima apertura del mega parcheggio dell'ospedale, il cui cantiere è rimasto bloccato per quasi due anni. «I lavori adesso procedono e tra settembre e ottobre speriamo di aprire i primi 500 posti» ha detto Varrassi «appena mi sono insediato ho trovato un cantiere bloccato da mesi e, anche in questo caso, i risultati sono tangibili».