Operai scoperti senza casco

Cantiere davanti alla procura denunciato in diretta

TERAMO. Operai senza casco e imbracatura sull'impalcatura del cantiere del santuario, proprio davanti alla procura. La denuncia corre veloce e in diretta quando il solerte ufficiale della polizia giudiziaria si affaccia dalla finestra e vede gli operai che si arrampicano senza alcuna protezione. Chiama l'ufficio di quello che una volta era l'ispettorato del lavoro, si qualifica, ma dall'altra parte gli rispondono che «il personale al momento non è disponibile e deve rivolgersi direttamente alla Asl».
E' successo ieri mattina. Il cantiere è quello per il recupero della facciata principale del convento della Madonna delle Grazie. Un intervento affidato ad una ditta pescarese e ormai quasi ultimato, tanto che gli operai hanno iniziato a smontare la possente impalcatura. Ma tra quei pezzi di ferro e quelle bancate tutti si muovono senza caschetto e imbracatura. La cosa non è passata inosservata, anche perchè quel cantiere si trova proprio davanti agli uffici della ex caserma Rossi, lo stabile attiguo a palazzo di giustizia che ospita la procura.
E così, ieri mattina, quel via vai di operai che salivano e scendevano con pezzi di impalcatura senza indossare nessuna protezione ha catturato l'attenzione di un rappresentante della polizia giudiziaria che, affacciandosi alla finestra del proprio ufficio, ha visto quello che succedeva a pochi metri di distanza. Così ha preso il telefono e ha composto il numero dell'ufficio dell'ex ispettorato del lavoro, attualmente direzione provinciale del lavoro. Si è qualificato e ha segnalato la presenza di un cantiere, tra l'altro vicino anche alla sede della direzione, in cui le norme di sicurezza erano ignorate. Dall'altro capo hanno risposto che al momento non c'erano ispettori disponibili e che doveva rivolgersi alla Asl. Nel frattempo gli operai del cantiere hanno continuato a smontare l'impalcatura senza casco e imbracatura. Una questione, quella delle norme antifortunio, che si trascina da anni, tra carenza di fondi ed esigenza di tutelare la vita di chi lavora. Da qualche tempo ci sono normative che obbligano i datori di lavori a rispettare le norme di sicurezza e che prevedono controlli continui da parte degli ispettori. Il tutto però si scontra con la grave carenza di fondi che ha portato al taglio di personale, azzerando di fatto molti servizi. (d.p.)

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