Pap, scatta lo stato di agitazione E la Asl revoca la gestione del bar 

La nuova proprietà della ditta blocca le ferie ai dipendenti, che reagiscono: parte la diffida della Cgil L’esercizio del Mazzini è chiuso da giorni, decisa la rescissione del contratto e via a una nuova gara

TERAMO. La Pap Srl blocca le ferie ai lavoratori impiegati nel servizio mensa della Asl di Teramo, e scatta lo stato di agitazione. Intanto da due giorni è chiuso il bar dell'ospedale Mazzini, anch'esso in mano alla Pap Srl, e la Asl ieri ha deciso la rescissione del contratto per la gestione di questo servizio.
Non sembrano esserci stati benefici dopo il passaggio di società dell'azienda, che da un paio di settimane ha una nuova dirigenza. I lavoratori Pap delle mense ospedaliere, come anche quelli delle scuole e della casa di riposo De Benedictis, attendono ancora diversi stipendi arretrati e in questo quadro già critico ieri si è inserita una comunicazione inattesa da parte dell'azienda. Stop alle ferie: una scelta che sarebbe dettata da imprevisti creatisi in virtù della variazione della compagine sociale. Una doccia fredda per i lavoratori delle mense degli ospedali teramani che, sostenuti dalla Filcams Cgil di Teramo, hanno proclamato lo stato di agitazione. Il sindacato ha inviato ieri mattina una lettera di diffida all'azienda, e per conoscenza anche alla Asl, denunciando la gravità di una decisione unilaterale che «pone seri rischi riguardante l’integrità fisica e morale dei lavoratori. Ricordiamo, infatti, che l’azione aziendale viene rivolta a lavoratrici e lavoratori che, oltre alla non percezione della retribuzione dal mese di marzo 2023, hanno già un quantitativo importantissimo di ferie e permessi arretrati e non goduti», si legge in un passaggio della missiva della Cgil. Il sindacato richiama le norme sul lavoro e il contratto nazionale, definisce la decisione «inaccettabile» e «lesiva dei diritti fondamentali», e chiede che venga immediatamente ritirata consentendo la fruizione delle ferie estive: «Diversamente ci vedremo costretti a denunciare presso gli organi competenti un’azione che riteniamo possa mettere a rischio la salute e la sicurezza dei lavoratori», conclude il sindacato.
Accanto a questa situazione c'è quella del bar del Mazzini: la Pap da due giorni ha deciso di non aprire e la Asl, che già ha avviato una gara urgente per affidare a un nuovo gestore la mensa, ha deciso la rescissione del contratto (in scadenza) del bar e attivato una gara ad hoc per questo importante servizio. Ci sarebbero già delle offerte da parte di operatori economici interessati, così scrive la Asl in una nota nella quale chiarisce che «i dipendenti impiegati nella gestione del bar saranno tutelati da un’apposita clausola di salvaguardia prevista nella nuova gara», e conclude: «La decisione che abbiamo adottato, purtroppo, è stata determinata dalla precaria situazione finanziaria dell’attuale gestore che ha un’esposizione debitoria notevole sia nei nostri confronti che nei confronti dei lavoratori».
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