Pendolari, interviene la Regione

Morra vuole incontrare Trenitalia per sistemare le coincidenze

TERAMO. «Farò il possibile per fare in modo che i treni siano messi in coincidenza, me ne sto già occupando e ora devo verificare con Trenitalia cosa si può fare». E' un segnale di apertura e disponibilità quello che l'assessore ai Trasporti, Giandonato Morra, lancia nei confronti dei pendolari beffati da orari impossibili.

Vittime di soste interminabili e coincidenze inesistenti sulla linea Teramo-Giulianova-Pescara-Chieti. La petizione - che porta la data del 1º febbraio ed è indirizzata anche alle aziende di trasporto ferroviario - porta in calce le firme di oltre cento lavoratori e studenti pendolari su questa tratta, provenienti sia da Teramo città che dalle varie cittadine della costa teramana.

«Sono a conoscenza della questione», spiega Morra, «e sono disponibile a parlarne, io sono sempre stato e rimango al servizio dei cittadini e sono anche disposto ad incontrarli per capire il da farsi».

Quella dei pendolari non è però la prima richiesta di attenzione lanciata ai vertici di Regione e aziende di trasporti: già in passato, esattamente un anno fa, un'altra petizione era caduta nel vuoto. Vista la disponibilità dell'assessore qualcosa di positivo stavolta sembra invece muoversi.

«Non vogliamo fare la guerra a nessuno», spiega Antonio Mastroianni tra i fautori della raccolta firme, «sono solo delle semplici richieste che potrebbero essere risolte con un po' di attenzione in più, siamo consapevoli dei tagli e dell'impossibilità di istituire nuove tratte». Antonio si definisce un "pendolare da poco" quando spiega che «sono solo dieci anni che viaggio sui treni per recarmi a lavoro a Chieti da Silvi dove abito, ma ci sono persone che lo fanno anche da vent'anni, ogni giorno, e vedono le cose andare sempre peggio».

Tra i disservizi segnalati nella petizione ci sono innanzitutto la mancanza di collegamanti da Pescara e Cheti verso Teramo nella fascia oraria tra le 13 e le 14.30. Poi c'è la grande questione delle soste inutili che rende un'odissea il viaggio serale di ritorno a casa da Chieti a Teramo, un viaggio che - salvo ritardi di sorta - dura oltre due ore.

«Tornando da Chieti con il treno delle 17.40, arriviamo a Pescara alle 18.02 e dobbiamo aspettare per ripartire ben 17 minuti», spiega Mastroianni, «inoltre per un paio di minuti non riusciamo nemmeno a prendere da Pescara la coincidenza con il treno della Sangritana che va a Giulianova e così siamo costretti ad aspettare. A volte quando fa ritardo l'intercity da Lecce la sosta dura addirittura mezz'ora, così non possiamo far altro che rimanere sul treno e guardarci sbigottiti, senza parole».

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