Perseguita il suo ex e la nuova fidanzata Rinviata a giudizio 

Per l’accusa li avrebbe pedinati anche sul posto di lavoro e inviato mazzi di fiori all’altra per far ingelosire l’uomo

TERAMO. Per mesi, sostiene l’accusa, ha perseguitato il suo ex fidanzato e la sua nuova compagna. Con telefonate, messaggini, biglietti minatori, inseguimenti e anche mazzi di fiori con biglietti anonimi alla donna nel tentativo di far ingelosire l’altro.
È con una lunga sfilza di accuse che una teramana di 43 anni è stata rinviata a giudizio per stalking dal gup Roberto Veneziano. E ora sarà un processo ad accertare la verità. Almeno quella giudiziaria. Per il momento nel fascicolo dell’autorità giudiziaria ci sono le accuse messe insieme nel corso delle indagini che raccontano un lungo incubo per i due finiti sotto scacco. Iniziato tra maggio e giugno dell’anno scorso, quando la relazione tra l’uomo e la donna indagata finisce dopo qualche anno. Lei, sempre secondo la ricostruzione dell’accusa, non si rassegna e comincia a inviare messaggi in continuazione all’uomo chiedendo di rimettersi insieme. Lo segue sotto casa, sul lavoro, quando va al supermercato e quando incontra gli amici. Una presenza continua. Lui, inizialmente, mette al corrente alcuni familiari della donna del suo atteggiamento chiedendo di intercedere per farla riflettere sui suoi comportamenti. «Fatela ragionare», dice, «se non smette la denuncio».
L’intermediazione di conoscenti e familiari sembra funzionare e per qualche mese la donna scompare. Niente più telefonate, messaggi, pedinamenti e appostamenti. Va avanti così fino a quando lui non inizia una relazione con un’altra donna. A questo punto la ex torna all’attacco (sempre secondo la versione dell’accusa) e ben presto ricomincia con i messaggi e i pedinamenti sul lavoro. Ma non solo. Le persecuzioni, infatti, si allargano anche alla nuova fidanzata del suo ex che viene presa di mira con telefonate di minacce e affrontata personalmente. In particolare sul posto di lavoro. In questo caso, e qui negli atti d’accusa compaiono anche delle testimonianze da parte di colleghe , la donna in più occasioni si sarebbe presentato sul posto di lavoro della rivale minacciandola e invitandola a lasciare l’uomo «altrimenti per lei sarebbero stati guai». E non solo. Secondo l’accusa la donna avrebbe anche inviato all’altra dei mezzi di fiori con biglietti falsi nel tentativo di far ingelosire il suo ex al punto di fargli pensare che l’altra donne potesse avere un’altra relazione sentimentale. Accuse che ora dovranno essere provate nel corso del dibattimento per atti persecutori.
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