Più facile la strada Vibrata-Teramo

Aperta la bretella di Fiumicino, ora bisogna fare lo svincolo inverso
TERAMO. Una bretella di 300 metri che collega la San Nicolò-Garrufo alla Teramo-Mare. È stata inaugurata ieri mattina, dopo un anno e mezzo di lavori, la rampa che renderà più facile e veloce l'accesso verso la città, la costa e l'A24 a chi proviene dalla Val Vibrata.
In località Fiumicino, oltre alla bretella, è stata realizzata anche una rotonda per garantire la sicurezza degli innesti vista la molteplicità di nodi viari presenti. L'opera è costata un milione di euro e presenta una curiosità: per costruire la rampa non sono stati utilizzati manufatti in cemento ma tecniche di ingegneria naturalistica, cioè un sistema di "ripianatura" in terra, reti e pietre, con un bassissimo impatto ambientale e visivo. Tra un mese, inoltre, appena crescerà la vegetazione che è stata impiantata, la bretella sarà integrata con il paesaggio circostante.
Il tratto aperto ieri al traffico è il primo lotto di un progetto complessivo di circa 3 milioni di euro che vedrà la nascita di una seconda rampa in senso opposto (dalla Teramo-mare alla Pedemontana). Per la realizzazione di quest'ultima, al momento non finanziata, la Provincia chiederà agli organismi competenti di utilizzare le somme in economia derivanti dagli altri due tratti verso nord della Pedemontana (da 15 e 18 milioni di euro), già in corso d'opera, che arriveranno fino al comune di Campli.
Al taglio del nastro, avvenuto alle 11.30, hanno preso parte l'assessore provinciale alla viabilità, Elicio Romandini, il sindaco Maurizio Brucchi e l'assessore regionale Mauro Di Dalmazio. Romandini, in risposta alle lamentele di alcuni residenti della zona, ha spiegato che l'innesto verso Nepezzano, caratterizzato da una curva piuttosto accentuata, è stato realizzato con un raggio di curvatura a norma.
In località Fiumicino, oltre alla bretella, è stata realizzata anche una rotonda per garantire la sicurezza degli innesti vista la molteplicità di nodi viari presenti. L'opera è costata un milione di euro e presenta una curiosità: per costruire la rampa non sono stati utilizzati manufatti in cemento ma tecniche di ingegneria naturalistica, cioè un sistema di "ripianatura" in terra, reti e pietre, con un bassissimo impatto ambientale e visivo. Tra un mese, inoltre, appena crescerà la vegetazione che è stata impiantata, la bretella sarà integrata con il paesaggio circostante.
Il tratto aperto ieri al traffico è il primo lotto di un progetto complessivo di circa 3 milioni di euro che vedrà la nascita di una seconda rampa in senso opposto (dalla Teramo-mare alla Pedemontana). Per la realizzazione di quest'ultima, al momento non finanziata, la Provincia chiederà agli organismi competenti di utilizzare le somme in economia derivanti dagli altri due tratti verso nord della Pedemontana (da 15 e 18 milioni di euro), già in corso d'opera, che arriveranno fino al comune di Campli.
Al taglio del nastro, avvenuto alle 11.30, hanno preso parte l'assessore provinciale alla viabilità, Elicio Romandini, il sindaco Maurizio Brucchi e l'assessore regionale Mauro Di Dalmazio. Romandini, in risposta alle lamentele di alcuni residenti della zona, ha spiegato che l'innesto verso Nepezzano, caratterizzato da una curva piuttosto accentuata, è stato realizzato con un raggio di curvatura a norma.
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