Piano anti-inquinamento da 22 milioni del Ruzzo

Due nuovi depuratori a Tortoreto e Alba e collettori a Civitella, Ripoli e Fiumicino Da lunedì controlli giorno e notte agli impianti sulla costa per evitare sversamenti

TERAMO. Ruzzo: parte l’operazione “acqua chiara”. La società acquedottistica sta avviando un intervento articolato, che prevede un investimento di oltre 22 milioni di euro per costruire nuovi depuratori e superare le vecchie vasche Imhoff. Un intervento che consentirà di affrontare con maggiore tranquillità le prossime stagioni turistiche,troppo spesso, negli ultimi anni funestate da ripetuti divieti di balneazione. Sono sei i progetti che il Ruzzo sta per varare, tutti finanziati con fondi Fas - secondo la ripartizione decisa dalla Regione – e in parte con fondi propri. E tutto devono concludersi entro giugno o settembre 2017.

Il primo progetto è il più corposo: prevede un investimento di 11 milioni 800mila euro, di cui il 10% a carico della Rutzzo reti. «Il nuovo impianto di depurazione», spiega il presidente Antonio Forlini, «servirà in toto Alba e in maniera parziale Colonnella, Corropoli, Martinsicuro e Tortoreto. Dismetteremo quello vecchio fra Alba e Martinsicuro, il nuovo sorgerà più verso monte. E dismetteremo alcune vecchie fosse Imhoff. Tutta la depurazione dell'area migliorerà in maniera significativa. L'impianto di Alba, per quanto al momento adeguato, è arrivato ai limiti della sua capacità. E' un modo di dare risposte alle sollecitazioni dei Comuni rivieraschi sui problemi che ci sono stati nel passato». Sia questo, che gli altri progetti, sono nella fase della progettazione e l’appalto è previsto entro fine anno. Il secondo riguarda la realizzazione di un altro nuovo depuratore, ma a Tortoreto, sul Salinello. «Anche questo sarà realizzato più a monte dell’esistente», continua il presidente del Ruzzo, «e servirà tutta Tortoreto e Giulianova nord. L’investimento è di 5,8 milioni di cui 5,1 di Fas. La struttura esistente ancora regge ma sarà sostituita con un impianto più nuovo e di maggiori capacità depurative, in grado di risolvere alcune passate criticità. D’altronde sono tutti impianti vecchiotti». Il terzo progetto riguarda un collettore fognante per Civitella. «Oggi è servita da alcune fosse Imhoff e da impianti piccoli e di difficile manutenzione», chiarisce Forlini, «sarà tutto dismesso e le acque nere convogliate al depuratore Sant'Egidio». La spesa è di 2,1 milioni di cui 200mila euro a carico della Ruzzo reti. Altro collettore fognante a Fiumicino, vicino al centro commerciale: l’obiettivo è migliorare il convogliamento delle acque nere della zona, oggetto di un accordo di programma che prevede una zona in forte sviluppo. L’investimento è di 524mila euro di cui 138mila del Ruzzo.

Quinto progetto: un collettore a Ripoli di Mosciano per dismettere il piccolo depuratore in zona Costa del monte. Spesa: 607mila euro di cui 166mila del Ruzzo. «Il quarto e quinto comparto fanno parte di un progetto più ampio che mira a dismettere i depuratori piccoli e fosse Imhoff fra Teramo e Giulianova, inviando le acque reflue negli impianti di Vila Pavone e Villa Pozzoni», precisa il presidente. Il sesto e ultimo progetto riguarda l’affinamento di sistemi di controllo con misuratori e contatori legati alle sorgenti e alle condutture di acqua potabile e ai depuratori. Con un milione 318mila euro sarà, fra l’altro, migliorato il telecontrollo, cioè la misurazione del flusso di acqua, per prevenire carenze idriche in modo da smistare acqua da una zona all'altra. E sarà aumentato il controllo della quantità di acqua in entrata e in uscita dai depuratori.

A questo riguardo c’è una iniziativa-tampone, in attesa che il piano del Ruzzo si concretizzi. «Quest'anno», afferma Forlini, «abbiamo istituito un tavolo tecnico che una volta al mese monitora le criticità legate alla gestione dei depuratori e abbiamo preso l’impegno di presidiare i depuratori sulla costa 24 ore su 24, dall'inizio della settimana prossima per luglio e agosto. E’ per garantire, in caso di guasti soprattutto di notte, un tempestivo intervento evitando rischi di sversamento. Dimostra un’attenzione ai problemi della costa e del turismo: siamo in prima linea ma non possiamo essere da soli. La problematica è complessa, non è riconducibile solo ai depuratori. Spesso le reti di acque bianche di competenza dei Comuni hanno scarichi abusivi di liquami. Oggi dobbiamo profondere energie e risorse per gestire con grande attenzione strutture arrivate al limite in termini di obsolescenza e capacità: migliorando gli impianti ci mettiamo in una condizione di maggior sicurezza. La capacità depurativa oggi però non è in discussione». Sul reperimento di fondi a carico del Ruzzo, circa 2 milioni, Forlini appare tranquillo: «Il 12 il bilancio 2013 sarà sottoposto all'assembea dei soci, potremo constatare che la situazione finanziaria tende a quei miglioramenti necessari per sostenere il piano di investimenti».

©RIPRODUZIONE RISERVATA