Pioppi tagliati sulla riviera: parte l’esposto in Procura

L’opposizione denuncia difformità tra i lavori in corso e le relazioni tecniche: «Nei documenti è scritta una cosa, ma in effetti se ne sta realizzando un’altra»
ALBA ADRIATICA. L’opposizione mette alle strette la maggioranza sul taglio dei pioppi neri della zona sud del lungomare Marconi in riqualificazione. Il consiglio comunale di Alba Adriatica venerdì si è acceso quando “Siamo Alba” ha presentato l’interrogazione sul piano di abbattimento degli alberi. Le relazioni tecniche e progettuali relative al piano del verde del nuovo lungomare da 5 milioni di euro non collimano, secondo il gruppo guidato da Massimo Marconi, con lo stato di fatto. L’opposizione pur ritenendo utile realizzare l’infrastruttura turistica, punta i riflettori sulla discrasia tra le tavole e le relazioni agronomiche e i lavori iniziati quasi due settimane fa. Per questo, oltre ad affrontare la questione dal punto di vista politico, “Siamo Alba” ha presentato un esposto a organi di polizia e Procura.
Se da una parte esistono i pareri favorevoli, tra cui quello della soprintendenza, che autorizzano il taglio degli alberi, sebbene con riserva, limitandolo alle sole specie devitalizzate o che presentino evidenti criticità biostatiche, dall’altro – secondo la minoranza- si starebbe perpetrando un abbattimento indiscriminato. Per qusto “Siamo Alba” ha chiesto l’intervento della magistratura. A detta dell’opposizione «si scrive una cosa e se ne starebbe facendo un’altra». Puntuale è stata la disamina del consigliere Laura D’Ambrosio che ha relazionato proprio sulla questione. La sensazione in aula è stata di una certa difficoltà della maggioranza guidata dal sindaco Antonietta Casciotti a controbattere alle contestazioni e alle perplessità espresse dal gruppo di opposizione. Di certo la questione tornerà al centro del confronto del dibattito in aula quando si riunirà la seduta richiesta da “Siamo Alba” con le oltre 800 firme per discutere del lungomare in consiglio comunale. A quel punto, alla presenza dei tecnici, ci sarà l’interlocuzione attesa dall’opposizione. Nella relazione sulle specie arboree presenti sul lungomare e da abbattere, l’agronomo ha evidenziato l’esistenza di 45 pioppi dei 146 disseminati nella zona che interferiscono con il progetto di realizzazione della nuova riviera e gli altri mostrando una condizione biologica scadente. Altri 24 pioppi sono in uno stato sufficiente di salute, ma saranno comunque rimossi. «Vogliamo sapere», evidenzia “Siamo Alba”,«se sia stata depositata una perizia fitopatologico-strutturale utilizzando la metodologia Vta e se, alla luce delle prescrizioni della soprintendenza, si sia avvalsi di strumenti idonei».
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