Pubblica sui social foto osè dell’ex A processo una 40enne teramana 

Sotto accusa dopo la denuncia dell’uomo, con le immagini reso noto anche il numero di telefono Dopo la fine della relazione per qualche sera lo ha aspettato fuori dall’abitazione: «Torna con me»

TERAMO. La cronaca racconta ancora che nuove leggi e pene più severe non bastano a fare da deterrente. Perché il numero dei casi non si arresta mai.
Come quest’ultimo con una quarantenne teramana che non si è rassegnata alla fine della relazione e per vendicarsi ha pubblicato sui social foto osè del suo ex. Con tanto di numero di telefono cellulare. La donna è stata rinviata a giudizio e sarà imputata in un processo.
Si tratta di uno dei primi procedimenti dopo l’entrata in vigore della legge sul cosiddetto “Revenge porn” che ha introdotto due fattispecie di reato diverse: la diffusione di immagini o video a contenuto sessualmente esplicito, destinati a rimanere privati, senza il consenso delle persone rappresentate da parte di chi queste immagini le ha realizzate e da parte di chi le riceve e contribuisce alla loro ulteriore diffusione «al fine», si evidenzia nella legge, «di creare nocumento alle persone rappresentate». La donna deve rispondere di diffamazione, minacce e sostituzione di persona.
La vicenda risale alla fine del 2019. I due hanno una relazione sentimentale, ma dopo qualche tempo lui decide di interrompere la storia. Da questo momento in poi, racconta nella denuncia, cominciano le minacce con lei che gli chiede insistentemente di tornare insieme dicendogli che in caso contrario lei «avrebbe potuto fare cose molto spiacevoli». L’uomo non si lascia intimidire dalle minacce e per allontanare la donna definitivamente decide di non rispondere più alle sue chiamate. Per qualche settimana lei si fa vedere in alcune occasioni sotto casa, ma poi scompare. Lui è convinto che tutto sia finito, ma riceve alcune telefonate sul cellulare da estranei che lo insospettiscono. E così, tramite alcuni amici, avvia delle ricerche online da cui scopre che qualcuno ha pubblicato sui social delle sue foto compromettenti di quando era fidanzato con la donna.
«Foto», si legge nel capo di imputazione, «in cui lui è ritratto nudo e in atteggiamenti intimi». Scatta la denuncia e le indagini e gli investigatori arrivano alla sua ex fidanzata. Alla donna viene contestata anche l’ipotesi di reato prevista dall’articolo 617 del codice, ovvero l’interruzione o l’impedimento illeciti di comunicazioni o conversazioni telefoniche. «Per aver attivato in nome per conto della parte offesa», si legge a questo proposito nel capo d’imputazione, «due indirizzi di posta elettronica e un profilo Facebook e dopo la fine della relazione ne cambiava le credenziali d’accesso». Ora sarà un processo ad accertare la verità. Almeno quella giudiziaria.
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