TERAMO. Era finito a processo con l’accusa di maltrattamenti alla moglie (nel frattempo diventata ex) dopo che lei lo aveva denunciato perché sui social aveva rivelato il suo tradimento e il nome dell’uomo con cui lei aveva avuto una relazione extraconiugale.

Ipotesi di reato, quella contestata, che non è stata ritenuta sussistente sulla base del tipo di reato contestato: l’uomo è stato assolto perché il fatto non sussiste. La sentenza è stata emessa dalla giudice monocratica Claudia Di Valerio. La prima ipotesi di reato contestata era stata quella di stalking successivamente riqualificata in maltrattamenti in sede di udienza preliminare. Nel corso dell’arringa l’avvocata Monica Passamonti (legale dell’uomo insieme all’avvocata Antonietta Ciarrocchi,) aveva chiesto, nel caso il tribunale avesse stabilito una condanna, la riqualificazione del reato in diffamazione. Nel corso delle varie udienze, come teste citata dalla parte civile, era stata sentita anche la psicologa a cui la donna si era rivolta. La professionista, nel corso dell’audizione, aveva affermato che la donna aveva avuto delle ripercussioni psicologiche ma in particolare come conseguenza della fine della relazione extraconiugale. Va precisato che la vicenda della denuncia per maltrattamenti è stata presentata mentre tra i due era in corso la separazione che si è conclusa con l’accoglimento, da parte dei giudici civili, della domanda di addebito nei confronti della donna e il rigetto della domanda di risarcimento del danno morale avanzata dall’uomo. Nei post pubblici che l’ex marito aveva fatto sui social aveva rivelato il nome dell’uomo che aveva avuto la relazione con la moglie e non quello della donna. Nessuno dei due ha presentato denuncia per il reato di diffamazione. 

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