Pulizia e ordine al cimitero di Teramo, regge anche il traffico

I teramani: rispetto agli anni scorsi va decisamente meglio Ma in molti rinunciano alle lampade votive per i costi alti

TERAMO. Già da ieri, nella giornata di Ognissanti, centinaia di teramani si sono recati a visitare le tombe dei loro cari nel cimitero comunale di Cartecchio. Nonostante il forte afflusso, che dovrebbe proseguire oggi con la ricorrenza del 2 novembre dedicata alla commemorazione dei defunti, in generale i visitatori hanno trovato ordine e pulizia.

Anche la viabilità non è stata compromessa, se si esclude qualche coda per cercare parcheggio dall’uscita della Teramo-Mare e nelle zone adiacenti al cimitero. «Rispetto agli altri anni è sempre meglio. Il Comune sta svolgendo un buon lavoro qui al cimitero», ha commentato un uomo in visita con la madre, «sta raggiungendo dei buoni obiettivi. Sembra tutto perfetto». Come lui, altri cittadini hanno espresso soddisfazione per lo stato in cui si trovava il cimitero, garantito dal lavoro degli addetti della Teramo Ambiente, indaffarati in ogni angolo per rimuovere scarti di fiori e fogliame. Per gli spostamenti all’interno del camposanto, gli anziani e persone con difficoltà di deambulazione hanno potuto usufruire del servizio di autocar, sempre predisposto dalla Team, con l’ausilio di due macchine elettriche guidate dagli operatori della società. «Dal punto di vista estetico c’è stato sicuramente un miglioramento, almeno in questi giorni in cui sono previste tante visite», ha spiegato un altro uomo sulla quarantina accompagnato dalla moglie, «ma qualcosa che non va c'è, come la mancanza di loculi o i prezzi troppo alti per le lampade votive».

In molti dicono di aver rinunciato al servizio di illuminazione per i costi annuali che sono ritenuti troppo alti, mentre qualcun altro accenna ai bollettini arretrati ancora da pagare vecchi di anni di cui era completamente all’oscuro. Al di là della festività in corso, rimangono alcuni problemi che si notano spostandosi nella parte vecchia del cimitero, dove sono presenti alcune aree transennate, con parti di pietre tombali rimosse lasciate sul terreno. A terra, tra le tombe, si nota anche un filo elettrico scoperto. In un’altra zona, passando sotto le arcate davanti alle cappelle private di alcune famiglie teramane dai cognomi storici, basta alzare la testa verso il soffitto per trovare evidenti crepe. Sui furti occasionali di fiori, vasi e oggetti vari segnalati nei giorni scorsi anche sui social network, i visitatori non si sono pronunciati. Solo un uomo si è limitato a commentare: «Purtroppo i piccoli furti ci sono sempre, ma non si possono neanche mettere le telecamere».

Chiara Di Giovannantonio

©RIPRODUZIONE RISERVATA