Reati in calo ma i furti in casa crescono

Colpiti dai ladri soprattutto i comuni di confine. In generale i delitti fra il 2018 e il 2019 sono diminuiti di quasi il 5%
TERAMO. Una provincia più sicura: è l’immagine che emerge dai dati diffusi dalla prefettura sui reati commessi nel 2019. Ci sono solo un paio di eccezioni di particolare rilievo: l’aumento delle violenze sessuali e dei furti in appartamento.
Risultati in generale positivi «frutto di un’attività intensa, continua e costante a tutela della sicurezza pubblica», sottolinea il prefetto Graziella Patrizi, «in un discorso sinergico anche con le polizie locali, i sindaci, gli istituti di vigilanza privata e, perchè no, i cittadini». Patrizi sottolinea il calo dei delitti commessi, sceso di quasi il 5% fra il 2018 e il 2019.
Andando nel particolare, drastico calo dei reati predatori, in primis le rapine (-30,77%) e furti (-12,20%) tranne però quelli in abitazione che sono passati da 744 a 846. «Si sono intensificati in alcune zone», sottolinea il prefetto, «ad esempio ad Isola del Gran Sasso si è passati da uno a 8, a Sant’Egidio da 8 a 37. Alcuni comuni sono più soggetti perchè sono territori di transito o di frontiera con altre regioni, come Martinsicuro e Silvi, o sulle principali reti viarie, o in zone turistiche o industriali». Il prefetto ha ricordato anche il potenziamento delle unità a disposizione in estate (28 in più) e i servizi straordinari del Reparto prevenzione e crimine di Pescara. Quest’ultimo è un aspetto rimarcato anche dal questore, Enrico De Simone – «Abbiamo messo in strada subito 10 agenti con cui abbiamo in parte compensato il problema del turn over» – che ha citato anche l’operazione “Santa Barbara” eseguita fra luglio e agosto contro i botti illegali, quella contro il gioco illegale di luglio e i servizi contro la contraffazione, contro lo sfruttamento della prostituzione. E, grazie anche ai nuovi 10 agenti, che d’estate hanno rinforzato la vigilanza sulla costa, ad Alba Adriatica, è stata rinforzata anche la Volante su Teramo. Il comandante provinciale dei carabinieri, Emanuele Pipola, ha sottolineato la capillarità nel controllo del territorio: «l’Arma territoriale procede per oltre il 93% di tutti i reati commessi in provincia. Abbiamo svolto 22mila servizi esterni, controllando 72mila veicoli e 91mila persone». Fra l’altro, il gruppo Forestale, peraltro, ha perseguito 114 reato e accertato 177 illeciti amministrativi.
Gianfranco Lucignano, comandante della Finanza, ha parlato dell’individuazione, nel 2019, di 38 soggetti sconosciuti al fisco, con 14 milioni di ricavi e quasi 4 milioni di Iva evasa. E poi il lavoro nero: sono stati scoperti 145 lavoratori in nero o irregolari. Infine sono state fatte proposte di sequestro per 1,5 milioni di euro.
In un quadro che vede i reati in calo, l’altro dato “fuori dal coro” riguarda le violenze sessuali, che da 19 del 2018, sono passate a 28, con un aumento del 17,36%. In questo caso il prefetto attribuisce il dato a una maggiore propensione alla denuncia da parte delle donne vittime di violenza. Collegato, è il cosiddetto “codice rosso”, che da agosto si applica a reati come maltrattamenti e stalking nei confronti delle donne e per cui c’è «una intensa attività», conferma Patrizi.
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