Rebus scuole, a Teramo stop fino a sabato

Brucchi: il governo risponda. I sindaci di Montorio e Crognaleto: chiusura a tempo indeterminato

TERAMO. Niente lezioni fino a sabato. Il sindaco Maurizio Brucchi ha firmato ieri l'ordinanza che prolunga a tutta la settimana in corso la sospensione delle attività nelle scuole cittadine, comprese le materne e gli asili nido. Gli studenti dunque resteranno a casa almeno fino domenica e rientreranno in classe lunedì 30, mentre il personale da oggi dovrebbe rientrare nelle strutture scolastiche salvo diverse disposizioni da parte dei singoli dirigenti. Il provvedimento adottato dal primo cittadino è destinato a completare le verifiche negli edifici da parte dei tecnici della Protezione civile nazionale dopo i terremoti di mercoledì scorso. All'esito dei controlli ancora in corso e anche alla luce della risposta che il governo darà alla richiesta di chiarimenti sulle procedure da seguire, Brucchi (che ribadisce: «Il governo deve rispondermi e dirmi cosa fare, non può abbandonarci a noi stessi») deciderà quali soluzioni adottare in vista della ripresa delle attività didattiche già a lungo bloccate a novembre per il precedente sciame sismico. Intanto domani Brucchi incontrerà tutti i dirigenti scolastici cittadini. A sollecitare l'urgente riavvio delle lezioni sono i consiglieri comunali Fabio Berardini (Movimento 5 stelle) e Maria Cristina Marroni (Teramo 3.0) secondo i quali è necessario dare continuità di insegnamento e apprendimento agli studenti. Per questo, in attesa di verifiche accurate negli edifici scolastici, i due rappresentanti dell'opposizione sollecitano l'attivazione di un piano di comunicazione con le famiglie e di una piattaforma informatica per facilitare i contatti tra insegnanti e alunni. Berardini e Marroni, inoltre, ritengono fondamentale l'allestimento di strutture provvisorie, dove garantire lo svolgimento regolare delle lezioni. «In ogni caso, è chiaro sin d’ora che molte scuole abbisognano di ingenti investimenti», affermano, «che non sarà né agevole né rapido reperire ed utilizzare». Berardini e Marroni, dunque, sollecitano l'apertura del confronto sulla realizzazione del polo scolastico che secondo loro andrebbe collocato nell'area dell'ex Villeroy.

GLI ALTRI CENTRI. E' stata prorogata la chiusura delle scuole nei centri che sorgono lungo l'asta del fiume Vomano. A Crognaleto, il sindaco ha emesso un'ordinanza di chiusura a tempo indeterminato, che non è riuscito neppure a pubblicare per le difficoltà legate ancora al maltempo. Come D'Alonzo anche il collega di Montorio Di Centa ha emesso un'ordinanza di chiusura delle scuole del territorio a tempo indeterminato. «Con un allarme di questo tipo in cui parlano di scosse di elevata magnitudo», ha sottolineato Di Centa, «e tenendo conto dei dati di vulnerabilità sismica dei nostri edifici scolastici, io non mi sento tranquillo. Chiudo le scuole a tempo indeterminato». I sindaci di Penna Sant'Andrea e Basciano posticipano la riapertura delle scuole a lunedì. Quello di Atri ha prolungato la chiusura fino a domani compreso.