Ricostruzione Ater: si possono fare i lavori  senza il bando di gara 

C’è la deroga anche per gli interventi di importo superiore alla soglia  Marsilio: «Così si accelera». Ceci: «Troppo complessi gli iter ordinari»

TERAMO. Una modifica normativa decisa nella Cabina di coordinamento sisma di lunedì scorso mira ad accelerare la ricostruzione degli immobili di edilizia residenziale pubblica – importante per dimensioni soprattutto a Teramo e provincia – nel cratere 2016. Ne ha dato notizia il presidente della Regione Marco Marsilio, spiegando: «L’Ater di Teramo potrà procedere all’affidamento dei servizi tecnici e all’aggiudicazione dei lavori mediante procedura negoziata senza previa pubblicazione del bando di gara anche per gli interventi superiori alla soglia europea di 140.000 euro per i servizi e 5,4 milioni per i lavori. Continuiamo a lavorare per completare la ricostruzione delle aree colpite dai terremoti nell’interesse del territorio con particolare attenzione alle problematiche rimaste da troppo tempo inascoltate, nella consapevolezza che le nostre legittime rivendicazioni sono oggi attenzionate e positivamente riscontrate dai nostri rappresentati in Parlamento e dal Governo. Un lavoro costante che sta producendo i risultati che ci siano prefissati», ha concluso Marsilio.
La presidente dell’Ater di Teramo Maria Ceci aggiunge in una nota: «La nuova ordinanza costituisce il frutto di una stretta condivisione d’azione tra il presidente Marsilio, il direttore dell’Usr Vincenzo Rivera e il commissario straordinario per la ricostruzione Guido Castelli. È di tutta evidenza come questo ulteriore e significativo atto normativo rappresenti la consapevolezza, in capo alle istituzioni coinvolte, dell’importanza della ricostruzione post sisma 2016 di Ater Teramo, nonchè la piena conoscenza, da parte di esse, della complessità dell’attività procedimentale che c’è dietro al lavoro di ricostruzione propriamente inteso. L’Ater Teramo, infatti, ha 61 edifici danneggiati ubicati su tutto il territorio provinciale e il complesso iter procedimentale ordinario volto alla ricostruzione rende facilmente intuibile la difficoltà non soltanto della ricostruzione intesa in senso oggettivo, ma anche in termini di assetto organizzativo».
La nuova norma entrerà in vigore il 1° luglio e l’Ater, che ha avviato l’iter di tutti e 61 gli edifici danneggiati dal sisma con le procedure ordinarie (che prevedono il bando di gara), da quel momento potrà andare in deroga, utilizzando procedure negoziate. La presidente Ceci tiene a sottolineare che «nonostante la descritta complessità delle procedure, l’Ater Teramo ha avviato già numerosi cantieri e molti progetti sono in fase di istruttoria presso l’Usr. Infatti, attraverso una stretta e quotidiana interlocuzione con l’Ufficio speciale, l’ente ha avuto l’opportunità di ottenere finanziamenti superiori a quelli programmati ed assegnati con le specifiche ordinanze; questi procedimenti, sicuramente più lunghi in termini di tempo, consentono di effettuare interventi di maggiore qualità ed efficienza sugli edifici Ater che presentano notevoli criticità, anche sotto il profilo della manutenzione. A titolo esemplificativo ma non esaustivo del continuo impegno lavorativo volto a garantire l’attività della ricostruzione, l’Ater ha appena completato la gara relativa all’aggiudicazione dei lavori per la demolizione di quattro edifici Erp siti a Teramo, nel quartiere di Colleatterrato».
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