MONTORIO AL VOMANO

Ricostruzione, ferme 200 pratiche

Tutto bloccato per il sisma del 2009 a causa della mancanza di personale nell’ufficio territoriale. La protesta dell’Ordine degli ingegneri e dell’Anci

MONTORIO. Duecento pratiche di ricostruzione dei Comuni fuori dal cratere in attesa di essere istruite Alcune pratiche del cratere che giacciono e tanti dubbi sulla sovrapposizione dei sismi ( 2009-2016) in mancanza di procedure chiare. E’ questa la situazione della ricostruzione del sisma del 2009 che è stata lamentata ieri mattina durante l’incontro organizzato dall’Ordine degli ingegneri di Teramo nella sede dell’ufficio per la ricostruzione di Montorio al Vomano che si occupa di queste pratiche e a seguito delle continue segnalazioni da parte di cittadini e di professionisti. Un incontro organizzato, come ha spiegato il presidente dell’ordine degli ingegneri Alfonso Marcozzi, per «rimettere al centro dell’attenzione il problema delicato e da risolvere delle pratiche bloccate che si aggraverà con la sovrapposizione e per il quale mancano una programmazione, risorse, capacità e tempi». Un problema che crea «ritardi per le famiglie e le imprese che hanno collaborato finora, ma con una situazione divenuta oggi insostenibile anche a causa del rimpallo di competenze tra gli uffici di Fossa e di Montorio», come ha detto Raffaele Falone, presidente dell’Anci Teramo. Manca personale nell’ufficio di Montorio da quando alcuni tecnici con contratti co.co.co. non sono stati riconfermati. Il Comune di Montorio ha provveduto a mantenere l’organico anticipando gli stipendi ai tre dipendenti per tutto il 2016 e due mesi del 2017. «I problemi sono molteplici, ma il principale è la carenza di personale», ha detto Gianni Di Centa, sindaco di Montorio e coordinatore dell’Utr locale. «Si è chiarito che le responsabilità non sono in capo del Comune di Montorio. Non possiamo esporre le casse comunali a sforamenti che non possiamo coprire in nessun modo, e in ogni caso metà delle pratiche arenate non possono essere immediatamente istruite perché c’è la sovrapposizione dei sismi e siamo in attesa di direttive». «E’ importante capire le risorse che abbiamo in termini economici e di personale», ha aggiunto Manuele Tiberii, sindaco di Colledara e coordinatore dell’Utr di Montorio. «C’è una normativa poco chiara da capire e poi si farà una programmazione». Una soluzione al problema è stata prospettata attraverso la collaborazione tra l’Ufficio per al ricostruzione di Fosasa e l’Utr di Montorio. «Nei momenti di difficoltà ci si mette insieme, come in questo caso», ha concluso Paolo Esposito, responsabile dell’ufficio di Fossa. «Noi a Fossa ci prenderemo qualche pratica di stato di avanzamento dei lavori di Montorio, collaborando con i sindaci per verificare se ci sono dei fondi per assumere personale per l’anno 2018 per le pratiche fuori cratere. Inoltre i Comuni presteranno i tecnici assunti con il co.co.co a rotazione all’ufficio di Montorio e noi a Fossa insieme all’Utr di Montorio scriveremo una lettera ai nostri dipendenti chiedendo di dare una mano anche per le pratiche fuori cratere».
Adele Di Feliciantonio
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