il caso di montorio finito in tribunale a pescara 

Rinviata l’udienza sulla delibera “razzista” 

La nuova decisione su scuolabus e mensa potrebbe far cadere il ricorso di Arci e Asgi

PESCARA. Si doveva tenere ieri mattina, davanti al giudice civile del tribunale di Pescara Rossana Villani, la prima udienza sul caso della tanto discussa delibera del Comune di Montorio al Vomano ritenuta discriminatoria in quanto disciplinava l'accesso gratuito ai servizi di scuolabus e di mensa solo per i ragazzi che hanno almeno un genitore italiano o comunitario. Ma l'udienza non si è neppure aperta in quanto sia il Comune di Montorio, rappresentato dall’avvocato Valentina Di Blasio, sia l'avvocato Gianni Piscione in rappresentanza dei due ricorrenti, Arci Abruzzo e Molise e Asgi (l'Associazione per gli studi giuridici sull'immigrazione), hanno chiesto un differimento per poter esaminare la nuova delibera del Comune montoriese, peraltro non ancora ufficializzata, che dovrebbe rivedere quei requisiti ritenuti discriminatori (ora, in virtù della modifica annunciata, per accedere ai bonus su scuolabus e mensa basterebbe il solo requisito della residenza) e quindi risolvere il problema dal punto di vista legale.
I ricorrenti chiedono al giudice di accertare e dichiarare il carattere discriminatorio della condotta tenuta dal Comune e di conseguenza dichiarare la illegittimità dell'esclusione dalle prestazioni degli alunni privi di quel requisito "incriminato". Da parte sua il Comune ieri era pronto a depositare la sua comparsa di costituzione e risposta (con tanto di testi da ascoltare), ma la nuova delibera, già discussa e approvata nell'ultima seduta di giunta dal sindaco Fabio Altitonante e in via di pubblicazione, potrebbe evitare questo scontro che, dopo aver fatto il giro d'Italia, è approdato anche dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sollecitato sull'argomento dai consiglieri di minoranza del Comune teramano. L'udienza è stata quindi fatta slittare al 27 gennaio prossimo.
Maurizio Cirillo
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