Roseto, assalto al bar con mazze e manganelli

Attacco in pieno giorno al Baraonda, luogo di ritrovo della tifoseria del Roseto basket: in azione una trentina di persone con i volti coperti. L'ipotesi è un agguato alla tifoseria
ROSETO. Un attacco in assetto quasi militare, quello sferrato oggi intorno alle 16,30 al bar "Baraonda" di Roseto. Il bar è luogo di ritrovo della tifoseria del Roseto basket, non a caso è a un centinaio di metri dal palasport. Tre gruppi, di una decina di persone ognuno, si sono avvicinati da tre direzioni diverse al bar. I titolari all'inizio pensavano fossero avventori, ma quando hanno visto che si coprivano i volti e tiravano fuori mazze e manganelli hanno tentato di chiudere le porte di ingresso. Una l'hanno chiusa, con l'altra non ci sono riusciti e alcuni teppisti sono entrati dentro e hanno cominciato a tirare colpi a destra e a manca, distruggendo le vetrine e altri arredi. C'è stato anche un contatto fisico fra gli aggressori e i pochissimi clienti presenti al momento, testimoniato da tracce di sangue per terra. Alla fine i teppisti sono fuggiti, facendo perdere le proprie tracce.
Sul posto sono arrivati in breve i carabinieri della stazione di Roseto, che stanno indagando sull'episodio. L'ipotesi è che la trentina di aggressori volesse fare un agguato alla tifoseria, che però non era ancora arrivata: la partita inizia infatti alle 18, era troppo presto. Hanno trovato dunque il bar semi deserto. Non si sa se possa essere in qualche modo legato alla partita di oggi con il Forlì, con cui però non ci sono precedenti di attriti, oltre al fatto che è ultimo in classifica.