Roseto che non va con tubi in spiaggia e lungomare a pezzi

Protestano gli operatori turistici: la città non è pronta per il giorno-evento di maggio con le Frecce tricolori

ROSETO. Riusciranno gli addetti comunali a mettere in ordine Roseto prima che arrivino i turisti? A chiederlo sono i numerosi rosetani che hanno sotto gli occhi le condizioni della città, i quali temono una seconda figuraccia dopo quella rimediata con ‘Spiagge d’Abruzzo Cup’, il torneo di calcio giovanile che ha fatto registrare numerose presenze già a fine aprile.

In quell’occasione le strutture ricettive erano pronte a ospitare i turisti fuori stagione, ma non lo era altrettanto Roseto. «Ancora oggi le cose brutte da vedere in città sono rimaste le stesse della scorsa settimana» fa notare un pensionato rosetano, «e se non ci si dà da fare, si rischia di fare brutta figura anche per l’appuntamento con le ‘Frecce tricolori’, tra una settimana appena, in cui si prevede un boom di presenze: almeno 60mila, come ha in più di un’occasione sottolineato il sindaco».

Ma che cos’è che non va a Roseto? «I marciapiedi del centro sono sporchi», sottolinea un commerciante, «ci sono escrementi di cani dappertutto, e qui dò la colpa ai loro padroni o chi lascia liberi gli amici a quattro zampe, anche se qualche controllo in più non guasterebbe». «Le strade sono piene di rifiuti, colpa anche della mancanza di cestini», gli fa eco una collega «e poi sarebbe opportuno lavarle di tanto in tanto. Per non parlare delle erbacce che spuntano ai lati delle strade o ai piedi degli alberi lungo i marciapiedi: è uno spettacolo poco piacevole, oltre che un insulto all’igiene pubblica». Le cose non vanno certo meglio sul lato mare della città, dove la sensazione di sporco è altrettanto condivisa dagli operatori. «Hanno messo dei nuovi cestini», osserva un altro operatore, «ma sono troppo pochi, e poi quelli vecchi andrebbero rimpiazzati visto che parecchi sono stati divelti».

Sull’arenile ci sono cumuli di rifiuti in attesa di essere rimossi dalle ruspe comunali, ma quel che preoccupa maggiormente gli operatori sono i grossi tubi in bella mostra invece di essere posizionati sotto la sabbia per espletare il proprio compito. Le isole ecologiche appena eliminate hanno lasciato segni evidenti sull’asfalto, che andrebbe quindi ripristinato così come i cordoli di marmo, anch’essi distrutti dalle ruspe che hanno tirato via i contenitori interrati. Le spiagge libere sono ben riconoscibili perché infestate da erbe spontanee, anche nei punti più visibili della passeggiata principale sul nuovo lungomare. Si, perché le brutture appena descritte riguardano il tratto centrale del lungomare rosetano; proprio quello che tra qualche giorno verrà preso d’assalto da migliaia di spettatori, ansiosi di assistere alle evoluzioni della pattuglia acrobatica nazionale. «Le cose da mettere a posto sono così tante», è l’amara riflessione di un operatore «che difficilmente si farà in tempo a essere pronti per il giorno delle Frecce tricolori. A questo punto la speranza è che gli spettatori restino a lungo con il naso all’insù per seguire le evoluzioni dei piloti, così da non vedere le magagne a terra».

Federico Centola

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