Roseto, la denuncia di una ragazza: "Un migrante mi ha molestata"

Sarebbe stata messa con le spalle al muro nel parcheggio del Felicioni ma è riuscita a scappare

ROSETO. Quando quel ragazzo di colore le si è avvicinato parlando in francese ha pensato che volesse chiederle un’informazione. Poi si è resa conto che erano domande troppo personali e insistenti, questa volta in inglese. Intanto il giovane le era arrivato quasi addosso tanto da farla sentire in trappola visto che alle sue spalle c’è un muro. Sono gli istanti di paura che ha vissuto ieri mattina una ragazza di 18 anni appena compiuti, nel parcheggio pubblico che si trova dietro all’ingresso principale del residence Felicioni, la struttura che ospita i migranti.

Un attimo di distrazione del ragazzo, voltatosi perché richiamato dagli schiamazzi degli altri ospiti del residence Felicioni affacciati ai balconi, hanno consentito alla 18enne di fuggire via. Ma la paura le è rimasta dentro anche quando sono corse da lei le titolari della società di per cui la ragazza lavora, le quali insieme alla madre e alla zia sono andate dai carabinieri per denunciare l’accaduto.

«Non riesce a smettere di piangere e tremare», racconta una delle due titolari della societò, «il che ci fa preoccupare per la sua salute. Di certo sarà opportuno che venga seguita da alcuni specialisti in grado di farle superare lo choc subìto». Ma come è possibile che il giovane abbia potuto molestare indisturbato la ragazza visto che il residence si trova in prima fila sul lungomare centrale di Roseto e a due passi dalla spiaggia in questi giorni affollata di bagnanti? Il parcheggio annesso al residence, che tra l’altro è libero e aperto al pubblico, si trova seminascosto proprio perché realizzato dietro la struttura ricettiva, tanto da risultare una zona particolarmente isolata di cui non sono in molti a conoscere l’esistenza.

Proprio per questo motivo è facile trovare una piazzola per la sosta anche d’estate, cosa che fanno abitualmente con il proprio furgone le titolari della società. «Questa mattina (ieri per chi legge, ndr) la ragazza doveva prendere alcune attrezzature dal furgone», racconta l’altra titolare della società, «ma evidentemente la sua presenza è stata notata da uno degli ospiti del residence il quale ha deciso di avvicinarsi in un modo tale da spaventarla a morte». Secondo la ricostruzione fornita ai carabinieri ci sarebbero state delle spinte per far avvicinare la ragazza con le spalle al muro impedendole di fuggire, anche se dovrà essere ora il magistrato a fare luce sulla vicenda valutando se ci siano gli estremi per un’imputazione.

Dell’episodio è stato informato il sindaco Sabatino Di Girolamo, il quale ha voluto ricevere immediatamente la ragazza, nonostante gli impegni già assunti, insieme ai parenti e alle titolari della ditta per cui lavora. Con loro è giunta in municipio anche una delegazione di operatori balneari della zona, da tempo preoccupati per gli episodi legati alla presenza degli extracomunitari al residence Felicioni. «Invierò oggi stesso una nota al prefetto», ha comunicato il primo cittadino al termine dell’incontro, «per chiedere non solo il blocco degli arrivi, ma anche la riduzione del numero di profughi già ospitati al Felicioni perché la loro presenza a Roseto è diventata eccessiva e rappresenta un problema reale per gli operatori turistici della zona».

Federico Centola

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