Sant’Egidio, stupro di gruppo a carnevale: condanna per due 17enni

Il tribunale dei minori infligge tre anni ciascuno e assolve l’imputato più giovane Le indagini sulla violenza scattarono dopo la denuncia dei genitori della ragazzina di 16 anni

SANT’EGIDIO ALLA VIBRATA. E’ con una condanna complessiva a sei anni che, in primo grado, si chiude il processo a carico dei tre ragazzi, all’epoca dei fatti di 17 e 16 anni, accusati di violenza sessuale di gruppo nei confronti di una loro coetanea. Una brutta storia, come lo sono tutte quelle di violenza sessuale, denunciata con coraggio dai genitori della vittima dopo il drammatico racconto della figlia.

I tre, due fratelli albanesi e uno romeno, vennero arrestati nel 2012 dai carabinieri di Sant’Egidio alla Vibrata al termine di una complessa e delicata indagine partita proprio dopo la segnalazione dei genitori.

E ieri mattina, al tribunale dei minori dell’Aquila, il collegio (presieduto da Cecilia Angrisano) ha condannato a tre anni ciascuno i due 17enni, mentre ha assolto il più giovane per non aver commesso il fatto. I tre erano assistiti dagli avvocati Nello Di Sabatino e Tiziano Rossoli. Il pm della procura dei minori Antonio Altobelli aveva chiesto una condanna a quattro anni.

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A i tre vengono contestati due episodi. Il primo risale a marzo del 2012, in occasione del Carnevale Santegidiese. Secondo la ricostruzione dell’accusa uno dei tre ragazzini che conosceva la vittima l’avrebbe attirata con una scusa nell’ex mattatoio comunale di Sant’Egidio. Ad attendere la ragazzina, all’interno dell’immobile fatiscente e abbandonato, c’erano altri due ragazzi. Il gruppo avrebbe costretto la studentessa a spogliarsi per poi approfittare di lei. Ma per la minorenne l’incubo non era ancora finito. Qualche giorno più tardi la stessa ragazzina, mentre era in compagnia di un’amica, sarebbe stata attirata nuovamente in trappola. Con una scusa entrambe sarebbero state attirate nell’ex mattatoio dove ad attenderle avrebbero trovato ancora una volta i tre. Quando l’amica della studentessa aveva capito quali fossero le vere intenzioni del gruppo aveva iniziato ad urlare. Alle sue grida si erano aggiunte quelle della sedicenne e molto probabilmente questo aveva fatto scappare i tre.

Una volta tornata a casa la studentessa aveva raccontato tutto ai genitori che immediatamente presentarono denuncia ai carabinieri della stazione di Sant’Egidio diretta dal maresciallo Mario De Nicola. E sono state proprio le meticolose indagini dei militari a trovare i primi riscontri alle pesanti accuse della ragazza. I tre all’epoca vennero arrestati e rinchiusi nell’istituto penale minorile di Casal De Marmo a Roma. Ieri la sentenza di primo grado.(d.p.)

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