Schianto sulla rotonda, muore a 42 anni 

Operaio edile di Monteprandone tradito da un malore: la sua auto finisce senza frenare in un canale di raccolta delle acque

CONTROGUERRA. Un malore gli è stato, purtroppo, fatale. Antonio Zeffiro, 42 anni, operaio edile originario di San Severo (Foggia) ma residente a Monteprandone (Ascoli Piceno), ieri notte stava percorrendo la strada provinciale 1 del Tronto nel territorio di Controguerra quando ha perso il controllo della sua vettura finendo in un canalone per la raccolta delle acque. Non erano nemmeno le due quando è avvenuto l’incidente, che secondo i carabinieri non sarebbe stato provocato dall’alta velocità ma da un malore, considerando che a terra non ci sono evidenti segni di frenata e che la vettura su cui l’uomo viaggiava da solo non presentava danni tali da giustificare uno schianto disastroso. Ad accorgersi di quell’auto con i fari accesi finita fuori strada è stato un passante che ha chiamato i soccorsi. Sul posto sono arrivati l’ambulanza del 118 partita da Ascoli Piceno e poi i vigili del fuoco del distaccamento di Nereto. Zeffiro, quando è stato soccorso, respirava ancora ma poi è deceduto.
La tragedia è avvenuta in corrispondenza della rotonda di collegamento con la strada che porta a Pagliare di Spinetoli. Il pubblico ministero di turno, Davide Rosati, considerato che non ci sono altre persone coinvolte ha chiuso il caso disponendo la restituzione della salma ai familiari. Sul posto sono intervenuti per i rilievi i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Alba Adriatica ed i colleghi della stazione di Corropoli che hanno rimesso la relazione sul sinistro alla procura della Repubblica di Teramo. A causa del malessere fatale l'auto non ha rallentato in prossimità della rotonda, scontrandosi con un canale di raccolta delle acque dalle sponde in cemento armato, esistente al centro della stessa rotonda. L'uomo è stato estratto dall'auto dai vigili del fuoco e soccorso dal personale sanitario del 118 di Ascoli Piceno giunto sul posto con un'ambulanza, con cui è stato poi trasportato presso l'ospedale Mazzoni di Ascoli Piceno. A nulla sono valse le cure praticate dagli operatori sanitari, che non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell'uomo. Sul posto è giunta anche un'ambulanza della Croce Verde di Villa Rosa di Martinsicuro. I vigili del fuoco del distaccamento di Nereto hanno provveduto a mettere in sicurezza l'auto, per poi recuperarla con un'autogru inviata sul posto dal comando provinciale di Teramo. Antonio Zeffiro lascia una bimba di cinque mesi. Lavoratore conosciuto, il 42enne monteprandonese di adozione era molto stimato in paese e la notizia del decesso ha scosso la comunità in cui viveva con moglie e figlioletta.
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