Scontri tra tifosi, assolti in otto 

La sentenza quattro anni dopo i tafferugli scoppiati alla fine della partita Mosciano-Santegidiese

TERAMO. È con una con una sentenza di assoluzione per non aver commesso il fatto che il giudice onorario Enrico Pompei ha assolto otto tifosi dall’accusa di scontri a fine partita. Si tratta di otto ultras del Mosciano finiti a processo per dei fatti avvenuti l’11 settembre del 2016 al termine della partita tra Mosciano e Nuova Santegidiese valida per il campionato di promozione regionale e terminato 1-2.
Per gli otto la Pubblica accusa (rappresentata dal pm d’udienza Donatella Capuano) aveva chiesto la condanna a otto mesi. Secondo l’accusa dei carabinieri gli imputati, di età compresa tra i 28 e i 38 anni e tutti all’epoca dei fatti residenti a Mosciano Sant’Angelo, al termine dell’incontro di calcio armati di mazze, bottiglie, cinghie e sassi, avrebbero aggredito un gruppo di tifosi ospiti che stava ripartendo per Sant’Egidio a bordo di autovetture private. Sempre secondo la ricostruzione fornita all’epoca dalle forze dell’ordine intervenute gli scontri si sarebbero ripetuti in più circostanze vicino allo stadio moscianese, causando anche danni ai vetri di alcune autovetture in sosta. Dopo la denuncia i tifosi sono stati colpiti anche da provvedimenti di Daspo.
A finire sotto accusa ache dei tifosi della Santegidiese che hanno definito con un rito ordinario, mentre quelli di Mosciano hanno scelto il rito abbreviato che si è concluso ieri. Sei tifosi moscianesi sono stati difesi dall’avvocato Nello Di Sabatino, gli altri dall’avvocato Sara Poltrone.(d.p.)
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