Scontro sui rimborsi per i campi estivi

Il consigliere Corona (FdI): «L’ente è ritardo». Gli assessori De Sanctis e Di Padova: «È tutto a posto»
TERAMO. Rimborsi per i campi estivi in ritardo: l'opposizione critica, la giunta spiega. Il botta e risposta parte da Fratelli d'Italia, tramite il capogruppo in consiglio comunale Luca Corona che rileva come il bonus non sia stato ancora materialmente elargito agli aventi diritto. La misura prevedeva il rimborso delle spese sostenute dalle famiglie per far frequentare, nel corso dell'estate, dei campi estivi ai bambini. Presentando la documentazione necessaria agli uffici comunali, si aveva diritto al bonus. Corona spiega però come a distanza di mesi moltissimi genitori «si chiedono e ci chiedono perché i soldi non arrivano e perché tra i vari uffici comunali vi è un rimpallo di responsabilità. Pare che l’ufficio delle politiche sociali abbia adempiuto ai suoi compiti e passi la parola all’ufficio ragioneria», dice il consigliere comunale, «In realtà su questa storia già a settembre molte famiglie sono state contattate telefonicamente e invitate a inviare documentazioni già inviate. Questo lascia pensare che, probabilmente, i documenti siano stati persi o che comunque ci sia stato un quid (negativo) nella gestione delle pratiche». Corona sottolinea come molti aventi diritto al bonus siano «famiglie in difficoltà ed è chiaro che in un periodo così difficile un rimborso deve essere oltre che effettivo anche celere».
Non si è fatta attendere la risposta dell'assessore alle politiche sociali Ilaria De Sanctis e della collega al bilancio Stefania Di Padova: «Gli uffici hanno svolto tutti gli adempimenti nei tempi previsti. Il bando relativo al bonus per i campi estivi prevedeva come termine per la rendicontazione da parte delle famiglie il 30 settembre 2023. Con la prima liquidazione sono state rimborsate le rette dei bambini i cui genitori hanno rispettato il termine previsto. Al fine di andare incontro a tutti i nuclei interessati, a fronte del fatto che la maggioranza dei genitori non aveva presentato la documentazione richiesta, gli uffici hanno provveduto a contattare le famiglie chiedendo l’invio dei documenti necessari e assegnando un termine per la consegna. Scaduto questo termine ed effettuate le relative verifiche, il 30 novembre il settore Affari sociali ha provveduto ad inviare la determina agli Uffici finanziari», ha detto De Sanctis. Di Padova ha rassicurato sul fatto che la tesoreria ha «lavorato le pratiche nel rispetto dei tempi, evadendo proprio in questi giorni i relativi mandati di pagamento, anche in considerazione della tipologia di rimborso». (v.m.)
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