Screening di massa, la conferenza a Teramo (foto di Luciano Adriani)

TERAMO / CORONAVIRUS

Screening di massa al via tra giovedì e venerdì 11 dicembre / VIDEO

Si parte con la disponibilità dei tamponi residui nei test nell'Aquilano dove la partecipazione è stata di circa il 30%. L'ibiettivo è arrivare al 40/60%

TERAMO. Se non ci saranno intoppi, lo screening di massa sulla provincia di Teramo partirà tra giovedì e venerdì. Ad annunciarlo, questa mattina, il manager della Asl Maurizio Di Giosia nel corso di  una conferenza congiunta con il dirigente della protezione civile regionale, Silvio Liberatore, il sindaco di Teramo, Gianguido D'Alberto, il presidente della provincia, Diego Di Bonaventura, e i rappresentanti dei vari ordini delle professioni sanitarie.

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Il manager Di Giosia: test per 15-20 giorni
Al via anche a Teramo lo screening di massa dopo la prima tappa aquilana (video di Luciano Adriani)

Al momento sono disponibili 25mila tamponi, con il residuo di quelli dell'Aquila si dovrebbe arrivare a 40mila. Ma, già nei prossimi giorni, il numero è destinato ad aumentare. La protezione civile ha infatti avviato le procedure per l'acquisto di ulteriori test per un milione di euro. L'obiettivo, vista la scarsa partecipazione registrata nella provincia aquilana, ferma intorno al 30 per cento, è di arrivare a sottoporre a screening almeno tra il 40 e il 60 per cento della popolazione (dalla quale vanno esclusi i bambini sotto i sei anni, i già positivi al Covid e quelle categorie già sottoposte a tamponi periodici per questioni di lavoro), per un totale di 150-160mila tamponi.

«Per quanto concerne il quando e il come  cominceremo con i tamponi residuati all'Aquila, circa 30-40mila» ha detto il direttore della Asl, Maurizio Di Giosia, «fondamentale sarà la sinergia tra la protezione civile, la Asl e i sindaci, con i quali stiamo mettendo a punto la macchina organizzativa».

Rispetto a quanto fatto all'Aquila, su Teramo, insieme allo screening, si vorrebbe riuscire a realizzare anche un'indagine epidemiologica, puntando su quelle categorie più a rischio come le scuole, le forze dell'ordine, chi lavora a contatto con il pubblico. In questi giorni, intanto, partirà una campagna a tappeto di sensibilizzazione, perché per la riuscita dello screening di massa, e per renderlo efficace nella limitazione dei contagi, è importante la partecipazione della cittadinanza. «In provincia dell'Aquila, a oggi, con questi test abbiamo trovato 282 positivi asintomatici» rileva Liberatore  «bombe infettive che avrebbero potuto contagiare altre persone. Per questo, la partecipazione di tutti è importante, per salvaguardare noi, le nostre famiglie, l'intera collettività».