Settimana corta al “Cerulli-Crocetti” 

Niente lezioni al sabato all’Iti, all’alberghiero e al professionale. Protesta un gruppo di genitori: «Ci hanno avvisato tardi»

GIULIANOVA. Dopo due anni torna la settimana corta all’Itis “Cerulli”, all’istituto alberghiero “Crocetti” e all’istituto professionale “Pagliaccetti”, scuoe di cui è dirigente scolastico Luigi Valentini. Tutte le classi delle tre scuole saranno ai nastri di partenza da domani con frequenza dal lunedì al venerdì con il seguente orario: dalle 8.10 alle 14.10 fino al giovedì, mentre l’ultimo giorno della settimana scolastica si chiuderà alle 16.10. Solo applicando un orario intenso sarebbe stato possibile pervenire alla reintroduzione della settimana corta sperimentata nell’anno 2016/2017 e poi non replicata nei seguenti due cicli.
Non tutti i genitori sono d’accordo sulla settimana corta, ma Valentini sottolinea: «Il provvedimento, in linea con quanto previsto dalle norme vigenti, è stato chiesto dai ragazzi e dalle famiglie e deliberato dal consiglio d’istituto con il parere favorevole del collegio dei docenti. Qundi tutto nella massima trasparenza e nel rispetto delle regole». In relazione alla sola giornata di venerdì, quella più pesante di otto ore di seguito, il dirigente scolastico del “Crocetti-Cerulli” ha inviato una lettera a docenti, alunni e genitori precisando che «esclusivamente nella giornata di venerdì e all’interno della propria ora di lezione, i docenti sono autorizzati a concedere agli alunni una pausa ricreativa dalle ore 13.55 alle ore 14.10». Un gruppo di circa 30 genitori, capeggiati da Gianluca Pacinelli, non è però d’accordo sulla rimodulazione dell’orario scolastico «operato», dicono, «all’insaputa di tutti». Gli interessati sostengono che solo «nel pomeriggio del 3 settembre sulla bacheca dell’istituto è stata resa pubblica una circolare con cui il preside ha informato che da quest’anno verrà adottata la cosiddetta settimana corta. Si é trattato di un vero e proprio fulmine a ciel sereno poiché sembrerebbe che la componente genitori del consiglio d’istituto avrebbe omesso di informare le famiglie almeno che si sarebbe presa in considerazione la possibilità di adottare la settimana corta non avendo condiviso con i rappresentanti di classe la proposta valutata in consiglio. Proposta sottoposta al collegio dei docenti che ha giustamente avallato secondo quanto richiesto pensando di agire nell’interesse degli studenti. Alcuni genitori di ragazzi disabili in quanto autistici sono stati ricevuti dalla vice preside. Nessuno ha pensato al trauma di questi ragazzi e delle loro necessità in una scuola ad alta densità di disabilità dove la presenza di laboratori consente di favorire l’alternanza rispetto alle lezioni vere e proprie. Secondo la vice preside sarebbe stata accolta la richiesta dei ragazzi dell’alberghiero che il sabato preferiscono lavorare nel settore della ristorazione. Qualche alunno, a seguito della decisione, è stato costretto in tutta fretta a chiedere il trasferimento anche in strutture private con costi a carico delle famiglie». Pacinelli è uno di questi ed ha iscritto il figlio al liceo scientifico indirizzo “scienze applicate” e promette di adire le vie legali per chiedere il rimborso del costo dei libri acquistati prima del cambio di orario per frequentare l’Itis.
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