Sindaco vieta la prostituzione
Ancarano, primo Comune che multa la vendita del corpo
ANCARANO. Il sindaco ordina: è vietato prostituirsi. Angelo Panichi sguaina l’ordinanza con la quale sanziona le lucciole che popolano la Bonifica del Tronto per il solo fatto di passeggiare su aree pubbliche in abiti succinti e in atteggiamento da adescatrici. Ieri notte è scattato il primo blitz di vigili urbani e carabinieri.
E sono cadute le prime cinque vittime, più un cliente sorpreso a consumare con una di queste. Cinquecento euro a testa è stata la sanzione comminata dalle forze dell’ordine, consumatore compreso.
Prostituirsi continuerà a non essere reato in Italia, perché non c’è alcun articolo del codice penale che lo vieta. Ma da ieri non si può fare per strada ad Ancarano, grazie a una ordinanza unica nel Teramano.
L’escamotage messo a punto dal giovane primo cittadino è di sanzionare chi vende il proprio corpo. Così Panichi riesce a far scattare una sanzione amministrativa pecuniaria che, in caso di ricorso, dev’essere impugnata davanti al giudice di pace al pari di una contravvenzione al codice stradale.
Finora altri sindaci, di Martinsicuro, Colonnella e Controguerra, avevano stabilito solo il divieto di contrattazione di prestazione sessuale. Ad Ancarano Angelo Panichi ha invece fatto qualcosa di più: ha riconosciuto come sanzionabile l’esercizio del meretricio.
Resta da vedere cosa accadrà in caso di ricorsi.
A Silvi, la norma introdotta dal sindaco Gaetano Vallescura, che ha modificato la destinazione urbanistica delle case del sesso da civile abitazione a uso commerciale, per combattere la prostituzione in appartamento, è stata recentemente stoppata dal Tar che ha accolto il ricorso presentato da un agente immobiliare. Quindi nulla di fatto. Ma torniamo ad Ancarano.
Il giro di vite del sindaco si è subito concretizzato in una operazione notturna dei carabinieri della stazione di Sant’Egidio alla Vibrata, coordinati dal maresciallo Mario de Nicola e dei vigili urbani agli ordini del comandante Domenico Bizzarri.
L’altra notte, contestata l’infrazione, le prime cinque prostitute, tutte in regola con il permesso di soggiorno, hanno raccolto quei (pochi) panni che avevano dileguandosi nel buio. Ma già ieri mattina alcune di loro si sono recate in Comune per sapere come dovevano fare per saldare il debito.
‹‹Non pretendo di risolvere il fenomeno della prostituzione››, dichiara Panichi, ‹‹ma di arginarlo sì. C’è un tratto della strada del sesso dove intere famiglie sono stanche di subire questa situazione, come pure lo sono gli imprenditori. E così, anche alla luce dell’ultima riunione con il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, ho deciso di intervenire energicamente. E con gli imprenditori valuterò presto come riqualificare quel tratto di Bonifica del Tronto».

E sono cadute le prime cinque vittime, più un cliente sorpreso a consumare con una di queste. Cinquecento euro a testa è stata la sanzione comminata dalle forze dell’ordine, consumatore compreso.
Prostituirsi continuerà a non essere reato in Italia, perché non c’è alcun articolo del codice penale che lo vieta. Ma da ieri non si può fare per strada ad Ancarano, grazie a una ordinanza unica nel Teramano.
L’escamotage messo a punto dal giovane primo cittadino è di sanzionare chi vende il proprio corpo. Così Panichi riesce a far scattare una sanzione amministrativa pecuniaria che, in caso di ricorso, dev’essere impugnata davanti al giudice di pace al pari di una contravvenzione al codice stradale.
Finora altri sindaci, di Martinsicuro, Colonnella e Controguerra, avevano stabilito solo il divieto di contrattazione di prestazione sessuale. Ad Ancarano Angelo Panichi ha invece fatto qualcosa di più: ha riconosciuto come sanzionabile l’esercizio del meretricio.
Resta da vedere cosa accadrà in caso di ricorsi.
A Silvi, la norma introdotta dal sindaco Gaetano Vallescura, che ha modificato la destinazione urbanistica delle case del sesso da civile abitazione a uso commerciale, per combattere la prostituzione in appartamento, è stata recentemente stoppata dal Tar che ha accolto il ricorso presentato da un agente immobiliare. Quindi nulla di fatto. Ma torniamo ad Ancarano.
Il giro di vite del sindaco si è subito concretizzato in una operazione notturna dei carabinieri della stazione di Sant’Egidio alla Vibrata, coordinati dal maresciallo Mario de Nicola e dei vigili urbani agli ordini del comandante Domenico Bizzarri.
L’altra notte, contestata l’infrazione, le prime cinque prostitute, tutte in regola con il permesso di soggiorno, hanno raccolto quei (pochi) panni che avevano dileguandosi nel buio. Ma già ieri mattina alcune di loro si sono recate in Comune per sapere come dovevano fare per saldare il debito.
‹‹Non pretendo di risolvere il fenomeno della prostituzione››, dichiara Panichi, ‹‹ma di arginarlo sì. C’è un tratto della strada del sesso dove intere famiglie sono stanche di subire questa situazione, come pure lo sono gli imprenditori. E così, anche alla luce dell’ultima riunione con il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, ho deciso di intervenire energicamente. E con gli imprenditori valuterò presto come riqualificare quel tratto di Bonifica del Tronto».
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