Giulianova

Stalking e molestie al sindaco di Giulianova: un condannato e un assolto

24 Novembre 2025

Un anno e due mesi a un anarchico esponente del gruppo Campetto Occupato per i post su Facebook. Tra le contestazioni della Procura anche le offese al primo cittadino durante una visita di Salvini

GIULIANOVA. Stalking, molestie e disturbo della quiete privata: sono questi i reati di cui hanno dovuto rispondere davanti al tribunale di Teramo due esponenti della pagina Facebook denominata “Costantini fa cose” al termine delle indagini condotte dalla Procura. Un esponente di quel gruppo è stato condannato a un anno e due mesi e un altro è stato assolto. Bersaglio ancora una volta il sindaco Jwan Costantini con una serie di post ritenuti offensivi e pubblicati sulla pagina. Secondo l’accusa non solo li avevano confezionati loro ma non avevano impedito la pubblicazione o non avevano rimosso dalla pagina.

Cinque i post ritenuti offensivi per i quali i due, in concorso, sono comparsi davanti al giudice. Il reato di molestie è stato attribuito a uno di loro e, per la precisione, per due episodi. Il primo si riferisce a un presunto appostamento davanti al municipio da parte dell’imputato che avrebbe minacciato nella circostanza il sindaco puntandogli un dito contro, come si legge nel capo d’imputazione. L’altro episodio si è verificatosi il 23 agosto dell’anno scorso quando a Giulianova, al Nova vita Beach ci fu la visita del leader della Lega Matteo Salvini. Tra gli invitati, soprattutto politici, tra cui lo stesso primo cittadino giuliese. Il lungomare est, quello sul quale si affaccia il Nova vita era interdetto alle auto con un sistema di sorveglianza molto accurato da parte della polizia. Era impossibile avvicinarsi al ristorante se non invitati. Né era possibile nemmeno avvicinarsi dalla spiaggia in quanto la cintura di sicurezza copriva anche quella fascia. Un gruppetto di ragazzi appartenenti a “Campetto imputato” tra cui, anche in questo caso, l’imputato, si fecero venire un’idea che sconvolse tutti i piani di sicurezza. Salirono sul trenino turistico riservato a bambini e riuscirono a transitare davanti al Nova Vita ed una volta in corrispondenza del locale avrebbero gridato (la Procura scrive «urlato») una serie di offese contro Costantini che rimbalzarono all’interno del locale dove c’era anche Salvini. Scrivono da Campetto Occupato: «A ridosso della giornata del 25 novembre, queste riflessioni dovrebbero porsi con più urgenza. Non c'è tanto da girarci attorno: un compagno è stato condannato con un'accusa di un reato infame ad una pena che sconterà. Tale condanna è così alta, visto il nulla dei fatti, perché l' oppressione aveva uno strumento che glie lo permetteva».

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