Super parco fluviale, le idee dei lettori per Teramo Futura

Valentina: «Spazi adibiti a orti riservati alle scuole». Giuliano: «Punti ristoro dati a privati in cambio della cura del verde»

TERAMO. L’idea proposta dalla nostra redazione per lanciare il forum sul futuro di Teramo, e cioè quella di una valorizzazione spinta del parco fluviale per renderlo – anche attraverso una gestione collettiva – luogo di eventi diffusi e attrazioni naturalistiche unico in Italia, ha avviato un dibattito nel quale si è inserito per primo il sindaco Maurizio Brucchi, sposando il progetto e impegnandosi per prima cosa a far redigere un regolamento dei beni comuni che permetta ad associazioni, comitati e altri soggetti di gestire pezzi del parco. Dopo Brucchi sono intervenuti il giornalista economico Stefano Cianciotta, che ha invitato Teramo a guardare all’esempio della spagnola Valencia (dove il parco fluviale è diventato luogo identitario della città e fonte di ritorno economico grazie ad eventi di ogni genere), diversi rappresentanti di associazioni – dalle Gadit, guardie ambientali d’Italia, al comitato di quartiere Cona, da Legacoop Abruzzo a Mountain Wilderness – ma anche semplici cittadini. Oggi sintetizziamo gli interventi più propositivi dei lettori.

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La prima ad intervenire è stata Valentina Di Michele, che ha scritto: «Leggo con interesse e notevole piacere la proposta di aggiornare finalmente il modello di gestione del bene comune in una città spesso cauta nei confronti del cambiamento come Teramo. La proposta di integrare l'attività sociale e collettiva a quella pubblica, sempre meno presente in tempi di spending review e di liberismo spietato, mi appare come un felicissimo momento di progettazione che può portare ad un risultato unico e davvero fruibile per tutti.Nel confronto con le esperienze di altre città, ho la sensazione che Teramo non riesce ad integrare le sue risorse in maniera coerente, e a mettere a sistema il suo immenso patrimonio naturale e, perché no, storico-culturale. Penso ad esempio all'assenza di modelli formativi open air per studenti delle scuole primarie, che potrebbero utilizzare spazi del parco adibiti a orti, sia in orario scolastico che come attività pomeridiana, recuperando sia l'esperienza della tradizione agricola della provincia (la scuola dei nonni) che quella universitaria. Un parco fluviale attivo propone iniziative dedicate alla cittadinanza e ai turisti, percorsi e il recupero di storie della città da trasmettere e da rivitalizzare. Mi auguro che questo progetto cresca nell'interesse della collettività e non di alcuni singoli, e spero di trovarne ancora notizie per poter partecipare allo sviluppo della Teramo di domani».

Nicola Di Prospero ha scritto: «Un'idea sicuramente apprezzabile. Tuttavia non ritengo che siano i due parchi fluviali il bene più prezioso di Teramo e che la rendono unica. Il bene più prezioso è, a mio parere, la sua antichissima storia ed i suoi preziosissimi beni storici, architettonici e culturali. Per dare a Teramo una rinascita ed una autentica attrattiva e vocazione turistiche bisogna partire da qui! Da fuori, con tutto il rispetto, nessuno verrebbe a farsi una passeggiata nei parchi fluviali, ma sicuramente verrebbero a vedere il grande patrimonio storico e culturale che la città possiede». Opinione rispettabilissima, tuttavia la nostra redazione è convinta che valorizzare il parco cittadino soddisferebbe la domanda – in forte aumento – di turismo ambientale. Se poi chi venisse a vedere, ad esempio, lo stagno degli aironi, o a seguire un concerto rock nel parco, volesse in cinque minuti raggiungere il duomo e godersi la bellezza del Paliotto, tanto di guadagnato. Il punto è: se con le nostre bellezze storico-artistiche non riusciamo ad essere attrattivi, e purtroppo è così da sempre, proviamoci con l’unicum naturale dei due fiumi che lambiscono il centro storico. Ovviamente quello che abbiamo in mente è un parco molto diverso dall’attuale: dev’essere risanato sul piano ambientale e arricchito di attrazioni naturalistiche, culturali e sportive.

Giuliano Saverioni interviene così: «Volevo dare un gratuito suggerimento. Il parco fluviale di Teramo è un grandissimo valore per la città. Il sindaco in campagna elettorale disse che voleva affidare vari tratti del parco a privati che aprendo dei punti ristoro avrebbero gestito la manutenzione del verde in maniera gratuita. Semplice e funzionale, si dà occupazione e si avrà pulito tutto il parco, illuminato anche di notte, antibivacco ecc., naturalmente con bando e regole».

Il forum continua. Chiunque abbia idee e proposte per Teramo futura scriva a red.teramo@ilcentro.it.

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