Team, indagato il manager

L'ad Gavioli coinvolto in un'inchiesta sui rifiuti in Calabria
TERAMO. Non un fulmine a ciel sereno, piuttosto un'ulteriore goccia che fa traboccare il vaso già colmo di critiche e preoccupazioni sul futuro della Teramo Ambiente. Mentre ieri andava in scena il consiglio comunale straordinario sui rifiuti, a scaldare ulteriormente gli animi è arrivata la notizia che Giovanni Faggiano e Stefano Gavioli, rispettivamente ex ed attuale amministratore delegato della Team (nonchè proprietario quest'ultimo della Enertech, socio privato Team al 49%), sono indagati in un'inchiesta sui rifiuti in Calabria. E in consiglio è scoppiata la bagarre.
"Chi sono queste persone con le quali amministriamo la Team?", si è chiesto il gruppo del Pd, "si avranno ripercussioni pericolose per la Team? Che cosa deve ancora aspettare il sindaco?". La notizia ha costretto Brucchi a riunire la giunta nel pomeriggio e chiedere lumi alla prefettura sull'accaduto. Il sindaco ha rassicurato che assumerà "con la massima sollecitudine tutte le misure e i provvedimenti necessari per il rispetto della legalità e per la salvaguardia della Team e della città".
Proprio sul rapporto col socio privato si sono concentrate le critiche più dure dell'opposizione e dei due "ospiti speciali", ieri in aula, i consiglieri regionali dell'Idv Cecè D'Alessandro e Carlo Costantini. "Ci aspettiamo che Brucchi torni sui suoi passi", ha spiegato Costantini, "l'affidamento dei servizi alla Team va annullato, la società messa in liquidazione e creata una società in-house completamente pubblica gestita dal Comune". Possibilità che il sindaco non ha escluso: "Stiamo valutando la possibilità di ricomprare le quote dal privato".
Di Team non ha voluto invece parlare il consigliere e assessore regionale con delega ai rifiuti Mauro Di Dalmazio. "Spingeremo di più sulla differenziata", ha spiegato, "lo faremo con la riapertura degli impianti di trattamento a Grasciano e della vicina discarica: i rifiuti non andranno fuori e speriamo già l'anno prossimo di abbassare del 20-30% le tariffe".
"Chi sono queste persone con le quali amministriamo la Team?", si è chiesto il gruppo del Pd, "si avranno ripercussioni pericolose per la Team? Che cosa deve ancora aspettare il sindaco?". La notizia ha costretto Brucchi a riunire la giunta nel pomeriggio e chiedere lumi alla prefettura sull'accaduto. Il sindaco ha rassicurato che assumerà "con la massima sollecitudine tutte le misure e i provvedimenti necessari per il rispetto della legalità e per la salvaguardia della Team e della città".
Proprio sul rapporto col socio privato si sono concentrate le critiche più dure dell'opposizione e dei due "ospiti speciali", ieri in aula, i consiglieri regionali dell'Idv Cecè D'Alessandro e Carlo Costantini. "Ci aspettiamo che Brucchi torni sui suoi passi", ha spiegato Costantini, "l'affidamento dei servizi alla Team va annullato, la società messa in liquidazione e creata una società in-house completamente pubblica gestita dal Comune". Possibilità che il sindaco non ha escluso: "Stiamo valutando la possibilità di ricomprare le quote dal privato".
Di Team non ha voluto invece parlare il consigliere e assessore regionale con delega ai rifiuti Mauro Di Dalmazio. "Spingeremo di più sulla differenziata", ha spiegato, "lo faremo con la riapertura degli impianti di trattamento a Grasciano e della vicina discarica: i rifiuti non andranno fuori e speriamo già l'anno prossimo di abbassare del 20-30% le tariffe".
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