Riapre la stazione di Teramo, rinnovata e più accessibile: 26 milioni per marciapiedi, luci e pensiline

Taglio del nastro per gli interventi sull’accessibilità della stazione di Teramo, oggetto di un importante intervento di riqualificazione complessiva effettuato da RFI (Gruppo FS Italiane)
TERAMO. Con la riattivazione della linea ferroviaria Teramo-Giulianova è stata riaperta la stazione di Teramo dopo la ristrutturazione e l'adeguamento del primo lotto, realizzati da Rfi. La stazione, che era stata chiusa lo scorso 15 giugno, ha cambiato totalmente volto con l'arretramento del termine dei binari ed il rinnovo dell'entrata. Tra il fabbricato viaggiatori e quello accessorio è stato, infatti, realizzato un nuovo accesso, coperto da pensilina. Un intervento urbanistico che ha gettato le basi per il miglioramento della viabilità, con la creazione di un accesso diretto alle nuove banchine da via dell'Aeroporto, oltre a un collegamento pedonale coperto con viale F. Crispi. All'interno sono state realizzate le nuove pensiline, il marciapiede di testa e i marciapiedi ferroviari per agevolare la salita e la discesa dal treno. Grande attenzione è stata riservata all'accessibilità con l'inserimento di percorsi tattili per ipovedenti e nuova segnaletica al pubblico. "Questa stazione è il frutto di un progetto integrato di sostenibilità, design e rigenerazione urbana. La nuova stazione di Teramo è un salto di qualità per la mobilità abruzzese, infrastrutture efficienti, radicate nella comunità", ha detto l'assessore regionale a Infrastrutture e Trasporti Umberto D'Annuntiis al taglio del nastro, questo pomeriggio, insieme con il sindaco di Teramo Gianguido D'Alberto, il responsabile della Struttura Ingegneria e Investimenti stazioni di Rfi, Antonello Martino, la responsabile Investimenti stazioni Centro Francesca Cerrone e la responsabile Construction Management Centro-Nord, Chiara Minoli. L'opera di riqualificazione persegue con i lavori sul fabbricato viaggiatori a destinazione commerciale. La fine lavori è prevista nel 2026, poi la riqualificazione delle aree esterne entro il 2027. Un progetto complessivo di 26 milioni di euro, con fondi PNRR, Contratto di Programma e un contributo del comune di Teramo