Teramo, crollo della discarica La Torre: assolto Gianni Chiodi

Il giudice Domenico Canosa assolve il governatore perché il fatto non costituisce reato. Condannati a un anno e 4 mesi l’ex vice sindaco Berardo Rabbuffo, attuale consigliere regionale; il dirigente del Comune di Teramo Nicola D’Antonio, all’epoca responsabile della discarica crollata il 16 febbraio del 2006
TERAMO. Assolto perché il fatto non costituisce reato il presidente della regione Abruzzo Gianni Chiodi. Condannati a un anno e 4 mesi di carcere (pena sospesa) l’ex vice sindaco Berardo Rabbuffo, attuale consigliere regionale; il dirigente del Comune di Teramo Nicola D’Antonio, all’epoca responsabile della discarica crollata il 16 febbraio del 2006. Assolti, sempre perché il fatto non sussiste o per la prescrizione dei reati, gli altri 8 imputati nel processo per il crollo della discarica La Torre avvenuto il 16 febbraio del 2006. È questa la decisione del giudice Domenico Canosa.
Già prima della sentenza si era certi dell’assoluzione per prescrizione del reato dell’ex sindaco Angelo Sperandio, degli ex presidenti della Provincia Claudio Ruffini e Ernino D’Agostino, dell’ex dirigente della Provincia Ferdinando Di Sanza e delle dirigenti dell’Arta Maria Pia Gramenzi e Maria Daniela Marcozzi Rozzi. Il pm Stefano Giovagnoni aveva chiesto per il reato di crollo colposo un anno e quattro mesi per il governatore Chiodi; per l’attuale dirigente regionale del settore rifiuti Franco Gerardini, già sindaco di Giulianova e deputato; e per l’ex dirigente regionale dello stesso settore Massimo Di Giacinto, già sindaco di Valle Castellana; oltre che per Rabbuffo e D’Antonio, gli unici due che alla fine sono stati condannati.
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