Il presidente vicario della Regione e le altre istituzioni all'incontro per l'Ipersimply (foto di Luciano Adriani)

Teramo, l'Ipersimply conferma lo stop: il Comune vuole la licenza

Trattativa difficile a dieci giorni dalla chiusura e dai 53 licenziamenti. La Regione propone "condizioni accettabili"

TERAMO. Confermato lo stop dal 30 settembre, il Comune chiede la licenza commerciale. Resta la scure dei licenziamenti sui 53 dipendenti dell' Ipersimply di Piano d'Accio dopo che l'azienda ha annunciato la chiusura dell'ipermercato. Nella sede della Provincia , sono tornati a riunirsi sindacati, istituzioni e rappresentanti dell'azienda del gruppo Sma-Auchan.

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A coordinare il tavolo, il Presidente facente funzioni della Regione, Giovanni Lolli insieme al consigliere Mario Nugnes (in rappresentanza del presidente della Provincia, Renzo Di Sabatino) e il sindaco di Teramo, Gianguido D'Alberto. «Abbiamo posto sul tappeto alcune proposte - ha dichiarato al termine dell'incontro Giovanni Lolli - la Regione comprende anche le ragioni dell'impresa ma per risolvere positivamente la vertenza dobbiamo stringere su condizioni accettabili: la prima è che i trasferimenti siano sostenuti con un'integrazione degli stipendi, il secondo punto riguarda la consistenza degli incentivi all'esodo, la terza è che noi abbiamo il dovere di guardare ad una alternativa per questi lavoratori». Lolli e il sindaco hanno avanzato la richiesta al gruppo commerciale di rendere disponibile la licenza, che assume un valore commerciale all'indomani della decisione della Regione di bloccare il rilascio di nuove fino al 2023. I rappresentanti aziendali si sono riservati di riflettere sulle proposte avanzate dai sindacati e sostenute dalle istituzioni e le parti torneranno a incontrarsi il 26, sempre in Provincia.