Teramo, la Finanza sequestra gli appalti e le consulenze dell'Ater

Per nove ore fiamme gialle e carabinieri restano negli uffici di via Roma portati via centinaia di documenti e anche trenta hard disk di computer

TERAMO. Nove ore negli uffici dell’Ater per sequestrare migliaia di atti su appalti, spese, assunzioni, contratti, forniture, consulenze. Tutta documentazione riguardante la gestione degli ultimi tre anni.

Inizia da un blitz congiunto di guardia di finanza e carabinieri quella che si annuncia già come una maxi inchiesta sull’agenzia territoriale per l’edilizia residenziale. Porta la firma del procuratore capo Gabriele Ferretti e del sostituto Davide Rosati che hanno delegato finanzieri e carabinieri ad acquisire carte e hard disk. Per il momento non ci sono indagati. Ma il fascicolo è stato appena aperto.

Dalle 9 del mattino alle 18 di ieri pomeriggio sette finanzieri del nucleo di polizia tributaria e altrettanti carabinieri del reparto operativo hanno passato al setaccio i documenti di tutti gli uffici di via Roma portando via atti riguardanti soprattutto appalti, forniture, consulenze, spese varie. Dagli uffici gli investigatori hanno portato via 20 faldoni e 30 hard disk dopo aver visionato decine di computer.

Una mole di materiale cartaceo e non solo, dunque, che nei prossimi giorni sarà attentamente esaminato. E’ ipotizzabile che nella distribuzione successiva del lavoro i carabinieri del reparto, diretti dal capitano Nazario Giuliani, e quelli del nucleo di polizia tributaria della finanza, diretti dal maggiore Ercole Caracciolo e coordinati dal comandante provinciale Pietro Pelagatti, si occupino di aspetti diversi: i primi di quelli amministrativi e i secondi di quelli tecnico finanziari visto, inoltre, che in questi tempi l’attività di vigilanza e di controllo sulla spesa pubblica è una delle priorità dell’attività predisposta dal comando generale delle Fiam me Gialle.

Obiettivo della procura teramana, almeno in questa fase, è quella di fare una ricognizione generale per meglio approfondire tutti gli aspetti legati a varie situazioni evidenziate sia in alcuni esposti arrivati nei mesi scorsi e sia in attività di indagini portate avanti d’iniziativa dagli stessi investigatori .

Sembra che i riflettori siano destinati ad accendersi soprattutto su appalti , consulenze, concorsi e assegnazioni.

In particolare gli investigatori hanno acquisito documenti che riguardano l’affidamento di appalti per vari lavori e il pagamento di quest’ultimi. I documenti acquisiti riguardano le gestioni che si sono susseguite ai vertici dell’azienda negli ultimi tre anni.

Non è escluso, tra l’altro, che una volta che tutto questo materiale cartaceo e on line sarà esaminato, i magistrati decidano di nominare un consulente per chiarire ogni dubbio sui vari aspetti.

Naturalmente si tratta di un passo successivo: per ora tutti i documenti sequestrati nel lungo blitz di ieri saranno esaminati dagli investigatori e dai pm che seguono il caso per fare un primo esame ed, eventualmente, per cominciare a scartare quello che non è ritenuto interessante.

Sull’Ater, ormai da mesi, si è innescata una vivace polemica tra l’amministratore unico Marco Pierangeli e i politici di Idv e Pd che ne hanno chiesto le dimissioni dopo averlo accusato di aver fatto una serie di procedure che, secondo loro, sarebbero state irregolari. In particolare riferendosi all’utilizzo di fondi stanziati dalla Regione.

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