Teramo, la serie A torna in discussione

La commissione giudicante dà ragione a Venezia, martedì si esprimerà la Corte federale

TERAMO. Una nuova puntata nella telenovela dell'estate relativa alla wild card con la quale la Banca Tercas ha evitato la retrocessione. Il premio di risultato, istituito per evitare alla penultima classificata in serie A di basket di retrocedere in LegAdue, sta diventato un tormentone. Dopo il parziale accoglimento, da parte della commissione Giudicante, del ricorso di Venezia, sono state rese note le motivazioni. Quattro pagine che sembrano dar ragione alla Reyer Venezia, seconda in LegAdue, che ha presentato ricorso lamentando, da parte di Teramo, un ritardo nel pagamento del premio di risultato di sette giorni, dal 3 al 10 giugno. «Il mancato rispetto dei termini della convenzione da parte del Teramo basket ha determinato la decadenza della stessa dalla facoltà di partecipare al campionato di serie A».

In pratica, secondo la commissione Giudicante, la frase «fermo restando i termini e le procedure previste nel suddetto regolamento» contenuta nella delibera 227 che modificava la delibera originale, significa che il pagamento doveva essere effettuato dieci giorni dopo la dichiarazione di voler pagare, quindi il 3 giugno e non il 10. La stessa Commissione, comunque, ha rimandato al consiglio federale ogni decisione sull'ammissione o meno di Venezia in serie A. Sabato scorso, la dirigenza teramana, ancor prima di conoscere le motivazioni, aveva già tempestivamente presentato ricorso.

Martedì alle ore 15 l'appello della Banca Tercas verrà discusso davanti alla Corte Federale, quattro giorni dopo, sabato 16, ci sarà il consiglio federale. Lino Pellecchia, uno dei quattro soci del sodalizio biancorosso, commenta così: «Siamo speranzosi, non possiamo definirci tranquilli anche se abbiamo tutti i diritti per esserlo. Domani (oggi, ndc) metteremo nelle mani dell'avvocato tutti gli incartamenti necessari. Certo è che la Lega e la federazione, sino ad oggi, si sono espresse sempre a nostro favore. Una cosa è certa, se la Corte Federale e il consiglio, ci dovessero dare torto, ricorreremo a tutti gli organi previsti per far valere i nostri diritti».

Ma quali possono essere gli scenari possibili? Venezia e Teramo, ovviamente, lamentano le proprie ragioni. In pratica, però, la federazione è contraria ad un allargamento del numero di squadre partecipanti alla prossima serie A, ma è sempre più probabile che il consiglio federale, del prossimo 16 luglio, possa allargare il campionato a 17 o 18 squadre con eventualità, in quest'ultimo caso, di un ulteriore ripescaggio. Difficile districare la matassa, ma è chiaro che la Banca Tercas ha agito dopo le rassicurazioni di Lega e federazione.

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