Teramo, l’ateneo si apre al mondo: 18 nuovi accordi con l’estero e record di studenti Erasmus

23 Ottobre 2025

Sono 400 le mobilità per il 2025/2026, il doppio rispetto all’anno passato Il rettore Corsi: «Le collaborazioni con Paesi stranieri sono il nostro futuro»

TERAMO. L'università di Teramo sempre più aperta al mondo e sempre più proiettata verso una dimensione internazionale: nuovi accordi, collaborazioni e cooperazioni con atenei e istituzioni, europee ed extra europee, mirano ad allargare gli orizzonti ma anche a rilanciare la realtà accademica abruzzese in termini di offerta, iscritti e sviluppo scientifico.

Il lavoro che il rettore Christian Corsi sta portando avanti sotto il profilo dell'internazionalizzazione, insieme al pro rettore delegato all'internazionalizzazione Donato Traversa, lo raccontano i numeri. L'anno accademico 2025/2026 segnerà un record per l'ateneo sul fronte di mobilità: 400 scambi culturali, quasi il doppio dell'anno precedente, per studenti e personale. Un risultato «mai raggiunto dal nostro ateneo, che dimostra l'intensa attività svolta sui processi di apertura verso l'estero, ma che per noi rappresenta solo l'inizio di un percorso che riteniamo essere quello giusto: l'internazionalizzazione avanzata deve essere il futuro della nostra università», ha detto Corsi nella conferenza stampa convocata per illustrare dati e progetti legati proprio al nuovo processo di apertura al mondo.

I NUMERI DI UNITE

Nell’ultimo anno, a partire da novembre 2024, l’università di Teramo ha stretto 8 nuovi accordi Erasmus e 18 nuovi accordi di collaborazione con atenei e istituzioni europee, africane, americane e asiatiche. Tra questi, il recente ingresso nella rete di cooperazione degli atenei brasiliani Gcub e accordi con università di particolare prestigio, come la University of California, università pubblica statunitense che vanta la migliore facoltà di Medicina veterinaria degli Stati Uniti e tra le prime due al mondo, e la Tokyo University of Technology, il cui dipartimento di Bioscienze e biotecnologie annovera docenti di elevato prestigio accademico e strutture e attrezzature all’avanguardia.

Per quanto riguarda i programmi di mobilità sono 391 gli accordi Erasmus attivi, distribuiti tra 170 università di 35 Paesi, e 22 accordi di collaborazione con università straniere di 10 Paesi per la mobilità extra-europea. Nell’anno 2024/2025 sono state realizzate 104 mobilità Erasmus studenti outgoing e 76 incoming, 28 mobilità di docenti e personale in uscita e 21 in entrata. Per l’anno accademico 2025/2026 risultano già assegnate 229 mobilità di studenti outgoing e 69 mobilità studenti incoming e sono 45 le candidature da parte di docenti e personale tecnico-amministrativo. All’ Erasmus si aggiungono i numeri della mobilità extra europea: 22 mobilità grazie al Consorzio Cuia (Argentina), 28 con il progetto HC in partnership con istituzioni asiatiche, 8 con il progetto Engines con istituzioni africane e 27 attraverso il consorzio Commo con istituzioni presenti in Albania, Giordania, Siria, Egitto e Marocco. Sono stati attivati, per quanto riguarda i doppi titoli, nuovi accordi con atenei in Armenia e Albania e altri quattro sono in fase di negoziazione. Insieme agli altri atenei abruzzesi, l’università di Teramo prende, inoltre, parte al progetto Eurema-Europe employs Abruzzo, cofinanziato dalla Regione, per la mobilità degli studenti a livello europeo e il loro inserimento nelle aziende abruzzesi: 9 le candidature pervenute per l’anno 2025/2026.

IL FUTURO

«L’internazionalizzazione è un asse strategico di sviluppo dell’ateneo e continueremo a investirvi», ha detto il rettore Corsi che ha sottolineato anche altri aspetti cruciali della strategia di UniTe. Quali: l’aver confermato i fondi per la ricerca e non aver aumentato le tasse. «In momento socio-economico così difficile, per tutto il Paese, abbiamo scelto di non togliere un euro a voci che consentono lo sviluppo dell'ateneo, come la ricerca, e nello stesso tempo di non aggiungere un euro alle tasse per gli studenti», ha detto il rettore, «Accanto a ciò, sta per aprirsi una fase di grande rilievo: la presidenza che assumerò di Uniadrion. Per la prima volta un rettore italiano guiderà questa realtà così importante e sarà un'occasione straordinaria per Teramo e per tutto l'Abruzzo». Uniadrion è un network che coinvolge 55 università di 10 Paesi della regione adriatico-ionica. «Le politiche di internazionalizzazione», ha aggiunto il professor Traversa, «hanno determinato non solo un miglioramento quantitativo ma anche un rafforzamento qualitativo delle partnership attivate e delle procedure e delle policy interne. La nostra attrattività internazionale è in crescita e proseguiremo con ulteriori accordi».

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