Teramo lavoro, c'è l'inchiesta bis

La procura indaga anche sull'impiego dei fondi, sequestri della Finanza

TERAMO. Inchiesta bis su Teramo lavoro srl, la società in house con 110 dipendenti che gestisce vari servizi per conto della Provincia. E' quella aperta dal sostituto procuratore Stefano Giovagnoni sull'impiego di fondi comunitari. Ieri mattina, proprio su delega del pm, la guardia di finanza si è recata nella sede teramana della società per sequestrare degli atti.

L'ipotesi di reato per cui si procede è abuso d'atti d'ufficio. Per il momento non ci sono indagati, anche se ieri mattina in via Taraschi i finanzieri del nucleo di polizia tributaria non hanno acquisito ma sequestrato i documenti ritenuti necessari per le indagini.

L'inchiesta del pm Giovagnoni mira ad accertare il corretto impiego di fondi comunitari assegnati dalla Provincia alla società in house. Non è escluso che i finanzieri possano tornare a prendere nuovi atti. Quelli già sequestrati ora saranno attentamente esaminati per accertare eventuali irregolarità nell'impiego dei fondi e, proprio per fare una più attenta verifica, il magistrato potrebbe anche decidere di nominare un consulente. Quest'inchiesta è nata da uno dei tanti esposti presentati su Teramo lavoro, tra cui quello della Uil, e si affianca a quella già in corso del pm Bruno Auriemma.

Nell'esposto, firmato dal segretario provinciale della Federazione poteri locali della Uil Alfiero Di Giammartino, vengono ripercorse le tappe della vicenda, a partire dall'istituzione della società in house nata nel 2010. Nel 2011 il settore lavoro e formazione della Provincia costituisce un nucleo ispettivo interno per la verifica del rendiconto delle risorse utilizzate dalla società in house. Si tratta di un atto dovuto, ma secondo la tesi della Uil, il fatto che la relazione del nucleo contenga dei rilevi negativi su Teramo lavoro scatena la reazione della Provincia in difesa della house. Il 4 agosto vengono avviati procedimenti disciplinari a carico dei quattro componenti il nucleo ispettivo, secondo la Uil con modalità singolari e con addebiti vaghi. Ma ieri mattina in procura è stato depositato un altro esposto contro Teramo lavoro: è quello firmato dal gruppo consiliare del Pd. (d.p.)

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