Teramo, migliorano le condizioni della bambina dimenticata in auto

Lotta con tutte le sue forze la piccola teramana di due anni ricoverata all’ospedale pediatrico Salesi di Ancona per un colpo di calore perchè dimenticata nell’auto dal padre. La prognosi per la bambina è sempre riservata
TERAMO. Lotta con tutte le sue forze la piccola teramana di due anni ricoverata all’ospedale pediatrico Salesi di Ancona per un colpo di calore perchè dimenticata nell’auto dal padre. La prognosi per la bambina è sempre riservata, è in uno stato di leggero coma spontaneo. Ma i medici del reparto di rianimazione registrano ‹‹un lieve miglioramento nei parametri emato-chimici››.
La Asl di Ancona ha diramato un bollettino in cui di informa che la bimba «è tuttora intubata e ventilata meccanicamente». Inoltre «sono ancora presenti alterazioni della funzionalità epatica, renale e degli elettroliti». In tarda mattinata è stata eseguita una risonanza magnetica all’encefalo, che «ha evidenziato tracce di sofferenza cerebrale. Permane lo stato di coma spontaneo di quarto grado. I parametri vitali sono stabili, la piccola non è ancora fuori pericolo di vita, per cui la prognosi rimane riservata››.
La disavventura è iniziata l’altroieri mattina. Il padre avrebbe dovuto portarla all’asilo, ma in un momento di confusione è andato direttamente al lavoro. Ha parcheggiato l’auto, in un piazzale vicino a viale Crispi, senza accorgersi che la bimba era nel seggiolino sul sedile posteriore. La vettura pare sia rimasta parcheggiata sotto il sole dalle 9 alle 13. L’allarme è scattato solo dopo, quando l’uomo, un docente di 45 anni, è uscito dal lavoro e ha visto la piccola sul sedile posteriore, priva di sensi. In una frazione di secondo ha realizzato di essersi dimenticato la figlia in auto. Ha preso la bimba e l’ha portata in ufficio, mentre i colleghi chiamavano il 118. In breve l’ambulanza è arrivata e la piccola - che aveva 39 di febbre - è stata portata al Mazzini, dove al pronto soccorso è stata raggiunta anche dalla madre, che peraltro è incinta. La bimba è stata soccorsa dalle équipe di Rianimazione e Pediatria. Una volta stabilizzate le sue condizioni, è stata portata in eliambulanza al Salesi dove è giunta alle 15.
‹‹E’ un caso di shock termico››, spiega il primario della Pediatria del Mazzini, Goffredo Magnanimi, ‹‹una condizione clinica di estrema gravità che comporta alterazioni elettrolitiche, cioè alterazioni metaboliche complesse, che possono far arrivare al coma. E’ fondamentale il tempo in cui avvengono i soccorsi: dopo qualche ora le alterazioni, con la perdita di liquidi attraverso la traspirazione e gli scambi fra cellule, portano a una sofferenza degli organi vitali, cioè cuore, cervello, reni e fegato››. Sono stati determinanti i soccorsi immediati. ‹‹La situazione deve essere affrontata energicamente nell’immediato››, conferma Magnanimi, ‹‹somministrando liquidi e ripristinando l’omeostasi, cioè il benessere dell’organismo. Le nostre cellule sono infatti estremamente ricettive a qualsiasi tipo di insulto. Gli squilibri metabolici vengono corretti, se sono ancora border-line. La ripresa può essere ottima, l’essenziale è prendere la situazione nel momento giusto e ritengo che sia questo il caso››.
Dal punto di vista giudiziario, la procura di Teramo ha trasmesso gli atti al tribunale per i minorenni. Appare improbabile che resti in piedi nei confronti del docente l’accusa di abbandono di minore, che presuppone il dolo (cioè la volontà di abbandonare). Certamente invece si può parlare di lesioni colpose, reato per il quale però si procede solo a querela di parte. In pratica, solo se la madre della piccola querelerà il marito quest’ultimo subirà un procedimento penale.
La Asl di Ancona ha diramato un bollettino in cui di informa che la bimba «è tuttora intubata e ventilata meccanicamente». Inoltre «sono ancora presenti alterazioni della funzionalità epatica, renale e degli elettroliti». In tarda mattinata è stata eseguita una risonanza magnetica all’encefalo, che «ha evidenziato tracce di sofferenza cerebrale. Permane lo stato di coma spontaneo di quarto grado. I parametri vitali sono stabili, la piccola non è ancora fuori pericolo di vita, per cui la prognosi rimane riservata››.
La disavventura è iniziata l’altroieri mattina. Il padre avrebbe dovuto portarla all’asilo, ma in un momento di confusione è andato direttamente al lavoro. Ha parcheggiato l’auto, in un piazzale vicino a viale Crispi, senza accorgersi che la bimba era nel seggiolino sul sedile posteriore. La vettura pare sia rimasta parcheggiata sotto il sole dalle 9 alle 13. L’allarme è scattato solo dopo, quando l’uomo, un docente di 45 anni, è uscito dal lavoro e ha visto la piccola sul sedile posteriore, priva di sensi. In una frazione di secondo ha realizzato di essersi dimenticato la figlia in auto. Ha preso la bimba e l’ha portata in ufficio, mentre i colleghi chiamavano il 118. In breve l’ambulanza è arrivata e la piccola - che aveva 39 di febbre - è stata portata al Mazzini, dove al pronto soccorso è stata raggiunta anche dalla madre, che peraltro è incinta. La bimba è stata soccorsa dalle équipe di Rianimazione e Pediatria. Una volta stabilizzate le sue condizioni, è stata portata in eliambulanza al Salesi dove è giunta alle 15.
‹‹E’ un caso di shock termico››, spiega il primario della Pediatria del Mazzini, Goffredo Magnanimi, ‹‹una condizione clinica di estrema gravità che comporta alterazioni elettrolitiche, cioè alterazioni metaboliche complesse, che possono far arrivare al coma. E’ fondamentale il tempo in cui avvengono i soccorsi: dopo qualche ora le alterazioni, con la perdita di liquidi attraverso la traspirazione e gli scambi fra cellule, portano a una sofferenza degli organi vitali, cioè cuore, cervello, reni e fegato››. Sono stati determinanti i soccorsi immediati. ‹‹La situazione deve essere affrontata energicamente nell’immediato››, conferma Magnanimi, ‹‹somministrando liquidi e ripristinando l’omeostasi, cioè il benessere dell’organismo. Le nostre cellule sono infatti estremamente ricettive a qualsiasi tipo di insulto. Gli squilibri metabolici vengono corretti, se sono ancora border-line. La ripresa può essere ottima, l’essenziale è prendere la situazione nel momento giusto e ritengo che sia questo il caso››.
Dal punto di vista giudiziario, la procura di Teramo ha trasmesso gli atti al tribunale per i minorenni. Appare improbabile che resti in piedi nei confronti del docente l’accusa di abbandono di minore, che presuppone il dolo (cioè la volontà di abbandonare). Certamente invece si può parlare di lesioni colpose, reato per il quale però si procede solo a querela di parte. In pratica, solo se la madre della piccola querelerà il marito quest’ultimo subirà un procedimento penale.
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